“Il partito della sindaca dipendente dello Studio Previti ha ricambiato il favore a Berlusconi”, aggiunge la dem Francesca Puglisi. Per Franco Mirabelli il legame nasce dal referendum costituzionale: “Quindi il fronte del no adesso si ritrova su Berlusconi e M5s vota con Forza Italia contro uso intercettazione. Che vergogna!”. E il capogrupo democratico Luigi Zanda si dice “certo che il gruppo del Pd ha votato compattamente a favore della decisione della giunta di concedere all’autorità giudiziaria l’uso delle intercettazioni di Silvio Berlusconi. Sono molto meno certo che, nel voto segreto, ci sia stato lo stesso comportamento da parte di gruppi che pur avevano espresso, nel dibattito d’aula, la stessa posizione”. Sarcastico il senatore M5S Marco Scibona su Twitter: “Fantastico – scrive – vedere la maggioranza correre ai ripari per colpe proprie… excusatio non petita, accusatio manifesta”. Scibona sottolinea anche la dinamica della votazione: “Non abbiamo chiesto il voto segreto e non lo abbiamo appoggiato – spiega al cronista – e del resto se noi fossimo davvero l’ago della bilancia sarebbero passati tanti provvedimenti in modo diverso qui al Senato. Se non passa un voto è la maggioranza che manca: e se accusano noi è perché non sono sicuri dei loro”. Posizione ribadita ufficialmente dal capogruppo M5S Stefano Lucidi: “Il patto del Nazareno è risorto”, accusa.
“Il Pd con il voto segreto salva Berlusconi e prova – rincara la dose Lucidi – a puntellare la sua sempre più scricchiolante maggioranza. Un modo subdolo, dando la colpa ad altri come già accaduto in altre occasioni, giocato sulla pelle della giustizia, per provare ad assicurarsi anche un comportamento benevolo da parte dei berlusconiani e del loro potente sistema mediatico nel referendum costituzionale”. Un episodio successivo in aula fornisce nuove armi alla polemica Pd: il senatore M5S Mario Giarrusso, querelato per diffamazione da una deputata del Pd, e per il quale l’aula del Senato deve decidere l’autorizzazione a procedere, aveva chiesto un rinvio della discussione sul suo caso da parte dell’aula, rinvio sostenuto dai 5 stelle ma bocciato nel voto dell’assemblea. Scrive Roberto Cociancich: “Forza Italia insieme a M5S per rinviare il voto sull’immunità a Giarrusso. Ringraziamento per il voto su Berlusconi?”. Il vicepresidente dem Stefano Lepri sottolinea: “Ora Forza Italia ricambia il favore, invocando il legittimo impedimento per giustificare l’assenza del senatore Giarrusso e non votare”. “Su Giarrusso – scrive ancora Angelica Saggese – dopo le parole di Caliendo, sempre più saldo asse centrodestra M5S”. Francesca Puglisi conclude: “Continuano gli scambi di favore tra Forza Italia M5s, con la richiesta di posticipo del voto su Giarrusso”. E il gruppo del Pd al Senato diffonde la foto che documenta, dicono i dem, il voto di Fi solidale con M5S sul rinvio dell’esame del caso Giarrusso.