Senato, scontri tra M5s e Renzi. Lui: “Non vi votano più”

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Si arriva alle urla tra Matteo Renzi e M5s in Senato, e non sono solo i grillini a perdere la calma. Più volte il premier aveva replicato con sarcasmo alle interruzioni dei senatori M5s, ma quando sono arrivate battute sulle parole da lui dette per commentare la strage in Pakistan, Renzi si è davvero infuriato. “Ho esordito parlando dei bambini del Pakistan… Trovo francamente indecente che mentre noi stiamo parlando ci sia qualcuno che dice ‘pensa agli italiani'”. Renzi è arrivato ad urlare: “Oggi ci sono 130 bambini che sono morti in una scuola del Pakistan e almeno su questo avrebbe senso non dividersi, almeno su questo avrebbe senso per il rispetto umano verso persone oggetto di un attacco terroristico, almeno su questo dovrebbe esserci un limite, alla dignità, all’umanità. Ma come si fa a dire pensa ai bambini italiani. Ma come si può! Ma come è credibile!”.

Dai banchi del Senato, intanto, arrivavano grida ritmate: “Assassini-assassini” e il presidente Pietro Grasso più volte è dovuto intervenire: “Senatrice Lezzi, senatore Santangelo (entrambi M5s, ndr), non interrompete, non consento interruzioni”. Quindi, Renzi ha ripreso a parlare: “Chi davanti a queste tragedie il Parlamento italiano non è nelle condizioni di avere unità e prova a dividere credo sia una pagina molto triste per chi lo fa”. In precedenza i grillini più volte hanno interrotto il premier durante il suo intervento e in cambio hano ricevuto risposte taglienti che accendono ulteriormente gli animi. Alcuni senatori M5s urlano e il presidente del Consiglio ribatte: “Il fatto che stiate perdendo pezzi ogni giorno non vi autorizza a interrompere le discussioni degli altri, siamo solidali con voi e vi inviamo un caldo abbraccio. Vogliamo continuare a lavorare, nonostante le vostre urla, le vostre grida, che ai tempi del Manzoni erano una cosa seria, mentre nel vostro caso sono la manifestazione di una frustrazione. I vostri elettori non vi votano più”.