Sequestro da 350mila euro ad Atitech, Lettieri indagato a Napoli

Sequestro di circa 350mila euro nella disponibilità bancaria della Atitech Spa il cui presidente del cda, Gianni Lettieri, risulta indagato. È il bilancio di un’operazione della Guardia di finanza coordinata dalla procura di Napoli. Le Fiamme gialle hanno eseguito un decreto emesso dal gip partenopeo su richiesta dei magistrati della locale Procura. Atitech, che ha sede all’interno dell’aeroporto internazionale di Napoli Capodichino, è un’azienda specializzata in servizi di manutenzione e riparazione dei più diffusi modleli di aerei al mondo e di veicoli spaziali. Lettieri, ex presidente degli industriali di Napoli ed ex candidato sindaco nel capoluogo campano, risulta indagato in merito a operazioni commerciali risalenti al 2011 poste in essere dall’Atitech attraverso la contabilizzazione nelle scritture fiscali di 41 fatture ricevute dalla Sg Srl, con sede cartolare a Brusciano (Napoli), inerenti la verniciatura di velivoli.

Gli accertamenti, condotti anche in seguito a verifiche dell’Agenzia delle entrate, hanno consentito di appurare che la Sg non avrebbe potuto fornire le prestazioni commerciali perché “mera società cartiera”, così come scrive il procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli. Dalle verifiche fiscali è anche emerso che la Sg “non soltanto non ha mai presentato bilancio e dichiarazione dei redditi per l’anno 2011, ma neanche ha avuto mai alcun tipo di rapporto commerciale con l’Atitech né con la medesima ha mai effettuato alcuna cessione o prestazioni di servizio”. Secondo i pm partenopei, l’Atitech avrebbe posto in essere “una rilevante evasione fiscale contabilizzando le indicate 41 fatture della Sg Srl riferite a operazioni soggettivamente inesistenti e costi fittizi per oltre 640mila euro. Tra l’altro è stato anche accertato che – ha aggiunto Zuccarelli – per l’indicata attività di verniciatura degli aeromobili nell’anno 2011, l’Atitech avrebbe impiegato 25 dipendenti qualificati della Sg che, in realtà, erano stati licenziati dalla medesima già dal 2010”.

Il gip del Tribunale di Napoli ha evidenziato come “la gravità del comportamento tenuto da Lettieri e dalla società è rappresentato anche dal fatto che la Sg era totalmente priva di consistenza patrimoniale non operando già da molti anni e non disponeva di personale, beni e servizi per la riparazione e manutenzione di veicoli nonché di sedi operative sul territorio”. Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, Lettieri avrebbe anche evitato di tracciare, nel 2011, le entrate e le uscite del personale della società fittizia dai cinque hangar dell’Atitech all’interno dell’aeroporto di Capodichino, nonostante siano attive, considerate la delicatezza dell’attività di manutenzione degli aerei militari e commerciali, rigorosissime procedure di accreditamento.