La Guardia di finanza di Catania ha sequestrato il patrimonio, di circa 27 milioni di euro, accumulato da un 54enne coinvolto nell’ambito dell’indagine antimafia “Scarface” condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Catania nei confronti del clan Mazzei (“Carcagnusi”). Il provvedimento è stato emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale etneo su richiesta della DDA. L’uomo è ritenuto prestanome intestatario dei beni riconducibili al clan (tra cui una nota discoteca) e curatore delle relative attività economiche.
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale, nell’accogliere la proposta formulata dalla Procura della Repubblica di Catania, ha motivato il provvedimento di sequestro sottolineando, da un lato, la forte sproporzione tra i redditi dichiarati ai fini fiscali e il valore dei beni acquisiti e, dall’altro, la pericolosità sociale dell’indagato. I sigilli sono scattati per quote di 13 società in Sicilia, in Italia centrale e al Nord, operanti in diversi settori: dall’editoria all’intrattenimento, dall’edilizia al comparto alimentare. Il sequestro ha, inoltre, riguardato 28 immobili per lo più concentrati ad Anzio (Roma) e a Ragusa, 2 auto, titoli e conti correnti bancari e postali.