Serbia-Svizzera 1-2, esultanza politica dei kosovari
A questo punto, per passare i serbi dovranno battere il Brasile
La Svizzera batte la Serbia 2-1 in rimonta e vede gli ottavi di finale dei Mondiali. Mitrovic illude i suoi dopo 5′, nella ripresa la rimonta svizzera firmata dai due ‘kosovari’ Xhaka-Shaqiri (come Behrami), completata al 90′ dall’ex interista, il migliore in campo, che fa festa sfidando i serbi con l’aquila albanese in memoria della guerra.
Ai ragazzi di Petkovic basterà un successo contro la Costa Rica (già eliminata) per passare il turno. I serbi invece, che recriminano per un rigore abbastanza evidente non concesso a Mitrovic alla metà del secondo tempo sull’1-1, non hanno alternative: dovranno battere il Brasile. “La mia esultanza dopo il gol al 90′? Preferirei non parlarne, diciamo che ero molto emozionato dopo aver segnato” ha glissato Shaqiri a fine gara.
E l’allenatore Petkovic ha provato ad archiviare la questione: “E’ chiaro che nel momento del gol un calciatore sente emozioni particolari. Però credo che tutti noi dobbiamo lasciare fuori la politica dal calcio”. Ma il capitano svizzero Stefan Lichsteiner, ai microfoni di Mediaset, è più esplicito: “C’è stata una guerra durissima per molti genitori dei nostri giocatori, c’erano pressioni e provocazioni, quindi per me Xhaka e Shaqiri hanno fatto bene”.[irp]