Serie A calcio, il gruppo si avvicina ma la Juve è ancora lontana

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La Juve perde a Marassi col Genoa ed è una sorpresa fino a un certo punto. Le fatiche di coppa si fanno sentire, anche con una sfortunata serie di infortuni, ed una squadra fresca e organizzata come quella di Juric (fotopuò dare scacco ai campioni d’Italia. Il gruppo delle inseguitrici – tutte vittoriose – così si avvicina, anche se 4 punti di distacco restano ancora parecchi. Stasera toccherà al Napoli riprendere il plotoncino che si e’ formato dietro la vetta della classifica mentre sabato prossimo assisteremo ad un big match del tutto inaspettato: Juventus-Atalanta. Senza dimenticare Lazio-Roma di domenica e Napoli-Inter di venerdì prossimo. In questi anni tanti hanno cercato un’alternativa all’Inter prima ed alla Juve poi ma in realtà, tranne che in un paio di occasioni, una vera antagonista non c’è mai stata. D’altra parte, siamo il paese dei dualismi, di Coppi o Bartali, dobbiamo per forza trovare un competitor per tenere viva l’attenzione dell“‘opinione pubblica”, anche se magari il rivale non c’è.

La Juve viaggia ancora a una media di 2,35 punti a partita che la proietterebbe a fine campionato a 89 punti. Roma e Milan hanno invece una media di 2,07 punti con proiezione finale a 78. Insomma, la strada per riprendere la vecchia signora e’ ancora lunga, anche se nel calcio niente è matematico e numeri alla mano tutte le inseguitrici stanno andando meglio rispetto alla scorsa stagione: Roma (+2), Milan (+6), Lazio (+9), Atalanta (+7). Male, invece, il Napoli a -7 ma con una gara in meno, la Fiorentina a -9 ma con ben due partite da disputare e l’Inter a -12 con un incontro in meno. Ma anche i bianconeri, memori della partenza “negativissima” del 2105-16, stanno rendendo decisamente di più, avendo aggiunto un +9 alla propria tabella di marcia. La vera rivale della Juve dovrebbe, quindi, essere proprio la Juventus stessa, stretta tra l’obbligo di vincere un campionato dove oggettivamente nessuna rivale è alla sua altezza e l’ambizione di arrivare il più avanti possibile – se non vincere – in Champions League. Le due cose spesso non vanno a braccetto come ha dimostrato, ad esempio, nell’ultimo triennio il Real Madrid che nei 2 anni in cui ha vinto la coppa non ha conquistato il titolo in Spagna. Per riprendere, ed eventualmente superare la Juve, occorrerà sfruttare al meglio la finestra invernale di mercato, anche perché lo stesso club torinese difficilmente a gennaio se ne starà con le mani in mano.