Servizio ristorazione Asp Palermo, a rischio 70 posti

Cambia la ditta che gestisce il servizio di ristorazione all’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, ma l’impresa subentrante non intende rilevare tutto il personale al momento impiegato: a rischio ci sono settanta posti di lavoro. A lanciare l’allarme è Rosario Marino, responsabile provinciale del turismo per la Uiltucs Uil Sicilia. Fino ad oggi il servizio è stato svolto dalle aziende Cot e Elior. A partire dal primo dicembre l’appalto di servizio all’Asp di Palermo vedrà subentrare la ”Cascina Global Service”. ”Dopo ampia discussione fra le parti -spiega Marino- abbiamo registrato da parte dell’azienda la volontà di non procedere all’assunzione diretta dell’intera platea dei lavoratori avente diritto al passaggio nel cambio di gestione per tale commessa, adducendo che per tale servizio l’organico delle rispettive gestioni uscenti risulterebbe sproporzionato”. Secondo Marino ”ancora una volta, da parte di un’azienda subentrante nei servizi di ristorazione nei cambi di appalto, si registra la mancanza del rispetto delle previsioni contrattuali”. La Uiltucs ha chiesto, quindi, ”l’estratto della relazione tecnica e organizzazione del personale presentato in gara per l’espletamento del nuovo servizio di ristorazione per degenti e assistiti presso i presidi dell’Asp” e assieme agli altri sindacati ha proclamato unitariamente lo stato di agitazione di tutti i lavoratori dipendenti delle aziende uscenti che svolgono servizio presso i presidi dell’Asp di Palermo. È stata, inoltre, fatta richiesta di un tavolo istituzionale alla Direzione territoriale del lavoro alla presenza anche dell’ante appaltante, ovvero l’Asp.

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