A convincerla, a ricattarla, a venderla e’ stato il suo ex fidanzato, molto piu’ grande di lei e in grado di condizionarla e soggiogarla. Cosi’ a sedici anni la sua adolescenza le e’ stata rubata. Da lui, all’epoca – nel 2013 – 29enne, e dai circa quaranta ‘clienti’ in un anno: un pezzo della Palermo bene – o si dovrebbe dire della ‘Palermo cattiva’ – finita adesso sotto inchiesta. Professionisti, imprenditori, avvocati, commercianti e anche un esponente delle forze dell’ordine, disposti a pagare fino a 300 euro. Una decina, al momento, quelli individuati e che dovranno rispondere di atti sessuali a pagamento con minore, rischiando condanne da uno a sei anni. Studi professionali, negozi, appartamenti, erano in genere i luoghi degli incontri. A salvare la giovanissima e’ stata la madre che ha raccolto l’addolorato sfogo della figlia e ha denunciato tutto alla polizia. Cosi’ gli uomini della Squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti hanno fatto scattare le manette ai polsi di Dario Nicolicchia, 32 anni finito in cella con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile.
L’uomo sarebbe riuscito a persuadere la ragazza, attivando anche una pagina Facebook per attirare clienti. Lei ha piu’ volte chiesto di smettere, ma l’uomo esercitava continue pressioni psicologiche, ricattandola con la minaccia che avrebbe reso tutto pubblico, richiamandole problemi economici e promettendole un viaggio all’estero. Ha raccontato agli agenti dalla Sezione reati sessuali e in danno dei minori, guidata da Rosaria Maida, che aveva ceduto alle pressioni del suo ex, allettata inizialmente dalla prospettiva di un viaggio in Giappone, Paese amato da entrambi, dalla possibilita’ di disporre di denaro, vestiti nuovi, telefonini. Soprattutto volevano raccogliere la somma necessaria per partire. I soldi finivano pero’ tutti nella mani dell’ex. Dopo la prima esperienza con uno sconosciuto al Foro Italico, alla presenza dello stesso Nicolicchia che l’ha spinta all’ingresso dell’inferno, i clienti sono arrivati sempre piu’ numerosi. La pagina web che lui aveva allestito era visitatissima, almeno un migliaio i contatti. I magistrati che conducono l’inchiesta, il procuratore aggiunto Salvatore De Luca e il sostituto Claudio Camilleri, parlano di una ragazza, oggi diciottenne, devastata “dal senso di angoscia, dai sensi di colpa e dal dolore”. Dovranno spiegare tutto adesso gli indagati della ‘Palermo cattiva’, i quali devono temere anche quanto dira’ al Gip Lorenzo Matassa quell’ex fidanzato trasformatosi in cinico e crudele aguzzino.