Sextortion nel 2024: un picco di 1500 casi con vittime principalmente maschili
La lotta intensificata della Polizia postale, oltre 1500 casi documentati, cresce la diffusione illegale di materiale intimo e altri crimini informatici
L’anno appena trascorso ha visto un’escalation del fenomeno della sextortion, con un totale di 1500 casi registrati. E’ quanto riportano i dati del 2024 relativi alle attività del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online. La sextortion, o estorsione sessuale, ricordiamo, si presenta quando gli individui vengono manipolati o costretti a fornire immagini o video intimi, che poi vengono utilizzati come mezzo di estorsione per ottenere denaro, ulteriori contenuti sessuali o per altri scopi malevoli.
Le vittime, in questa tipologia di crimine, sono state prevalentemente uomini adulti, un dato che riflette una mutazione delle dinamiche di genere nei crimini online. Questi attacchi sono spesso facilitati da tecniche di ingegneria sociale, dove i criminali si fingono persone di fiducia o utilizzano profili falsi sui social media per guadagnarsi la fiducia delle vittime.
Diffusione di materiale intimo senza consenso
Parallelamente, si è registrato un aumento della diffusione non autorizzata di immagini o video intimi, con 264 casi documentati. Questo crimine colpisce principalmente le donne, portando alla denuncia di oltre 200 persone. La diffusione di materiale intimo senza consenso può avere conseguenze devastanti sulla vita delle vittime, provocando danni psicologici, professionali e sociali. La Polizia Postale ha intensificato le sue operazioni per contrastare tali abusi, con perquisizioni e arresti che hanno portato alla luce reti criminali dedicate a questo tipo di attività.
Lotta alla pedopornografia online
Il report 2024 della Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica riporta la gestione di oltre 2.800 indagini nel 2024, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Queste operazioni hanno riguardato sia la detenzione che la produzione e lo scambio di materiale pedopornografico, oltre all’adescamento online di minori. L’analisi di più di 42.000 siti web ha permesso di inserire 2.775 nella black list per contenuti illeciti, segnando un’azione decisa per la protezione dei minori nel cyberspazio.
Cyberbullismo e protezione dei giovani
Il cyberbullismo ha visto un lieve incremento, con oltre 300 casi segnalati. La fascia di età più colpita è stata quella tra i 14 e i 17 anni, ma sono stati registrati significativi aumenti anche tra i bambini di età inferiore, da 0 a 13 anni. Questi dati sottolineano la necessità di educazione digitale e interventi preventivi nelle scuole e nelle famiglie.
Protezione delle infrastrutture critiche
Il CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) ha gestito circa 12.000 attacchi informatici significativi, diramando oltre 59.000 alert per prevenire incidenti. Le attività di prevenzione e contrasto hanno incluso la gestione di grandi eventi come il Vertice del G7 in Puglia, dimostrando l’efficacia delle misure di sicurezza informatica implementate. Inoltre, 63 richieste di cooperazione internazionale hanno portato all’identificazione di circa 180 individui coinvolti in attacchi cibernetici.
Cyberterrorismo e monitoraggio della rete
Il contrasto al cyberterrorismo ha visto il monitoraggio di oltre 290.000 siti web, con 2.364 siti oscurati per contenuti estremisti. L’attenzione è stata focalizzata sulla prevenzione della radicalizzazione online, lavorando a stretto contatto con altre unità investigative per garantire la sicurezza pubblica.
Crimine finanziario e truffe online
Nel campo del crimine finanziario, le tecniche di phishing, vishing e smishing hanno colpito sia individui che aziende. Un aumento significativo delle frodi legate al trading online falso ha portato alla creazione di una nuova Divisione operativa all’interno della Polizia Postale, dedicata esclusivamente al contrasto di queste truffe.
Il 2024 ha evidenziato la necessità di un approccio globale e coordinato per affrontare le nuove sfide della sicurezza cibernetica in Italia. La collaborazione tra le forze dell’ordine, l’innovazione nelle tecniche investigative, e l’educazione della popolazione su come proteggersi online sono elementi chiave per contrastare efficacemente i crimini informatici, garantendo la sicurezza digitale di tutti.