Sfida Lagalla-Miceli per il dopo Orlando a Palermo

Le elezioni esprimono il più classico degli scontri centrodestra-centrosinistra

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La battaglia elettorale per Palermo appare sostanzialmente una corsa a due tra Roberto Lagalla e Franco Miceli, con l’incognita del ‘terzo incomodo’ Fabrizio Ferrandelli. Le elezioni che segneranno la fine dell’era di Leoluca Orlando a Palazzo delle Aquile esprimono il più classico degli scontri centrodestra-centrosinistra.

Lagalla, ex rettore ed ex assessore regionale all’Istruzione, partito in solitaria con la sola sponsorizzazione dell’Udc, è riuscito a compattare tutto il centrodestra sul suo nome: nove le liste al suo fianco, compresa quella della Dc di Totò Cuffaro, che ha innescato le polemiche sul tema mafia e politica. Dall’altra parte Miceli, presidente dell’Ordine nazionale degli architetti, attorno al quale si è costruita l’alleanza progressista Pd, M5s e mondo della sinistra: quattro le liste a suo sostegno. Outsider Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dal tandem +Europa-Azione, che punta su tre liste. Questi gli altri tre nomi in corsa: Francesca Donato (Rinascita Palermo), Rita Barbera (civica e Potere al popolo) e Ciro Lomonte (Siciliani liberi). (Dire)