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Samsung sospende i rapporti commerciali con i fornitori in Cina. La decisione del colosso sudcoreano dell’elettronica arriva dopo le accuse avanzate dall’associazione per la difesa dei lavoratori China Labor Watch, con sede a New York, in un rapporto sullo sfruttamento dei minori: nel mirino la Shinyang Electronics di Dongguan, che assumerebbero lavoratori di età inferiore ai 16 anni per rispettare gli obiettivi di produzione in un periodo di forte domanda. Secondo la ong i bambini avrebbero lavorato per 11 ore al giorno senza assicurazione nè straordinari.Samsung ha aperto un’inchiesta sull’azienda cinese, la cui politica contraddice la tolleranza zero dichiarata dal gruppo sudcoreano nei confronti del lavoro minorile. Per migliorare il proprio ambiente di lavoro, l’azienda commissiona ogni anno un bilancio di sostenibilità privato sulla concreta situazione nelle sue strutture. L’ultimo rapporto annuale non menzionava violazioni nelle fabbriche dei fornitori cinesi, ma già prima delle denunce di China Labor Watch Samsung aveva annunciato ispezioni indipendenti nelle 100 aziende dove vengono prodotti componenti per i suoi device.