A vederlo così non sembrerebbe uno colpo di golf di un ragazzino di 11 anni. Ma sono già cinque anni che Shubham Jaglan ha scoperto il prato verde e ora può già contare su un palmares impressionante. È il bambino prodigio del golf indiano, un percorso piuttosto insolito per un giovane come lui che arriva dalla campagna povera del Paese. E che ora sogna di diventare professionista, tanto che la sua famiglia ha deciso di sacrificarsi e ha lasciato il proprio villaggio per trasferirsi a Delhi. “Se ci fossero state delle migliori infrastrutture là – dice il ragazzino – sarei rimasto nel mio villaggio, con i miei amici”. La sua passione è cominciata quando è stata aperta una scuola di golf nel suo villaggio. Ma in India questo sport resta riservato ai più fortunati. Shubham partecipa a tornei locali, ma una delle migliori golfiste indiane l’ha già adocchiato e lo allena ormai tutti i giorni. “Diventerà il giocatore che tutti speriamo, il nostro lavoro è quello di avviarlo sulla buona strada, assicurarci che resti concentrato, lavorare duramente, che sia motivato – spiega Nonita Lal Qureshi, allenatrice di Shubham – e se Dio vuole, se continua ad allenarsi così potremmo assistere alla nascita di una star del golf indiano”. L’astro nascente ha numerosi sostenitori: un’associazione di volontariato lo aiuta finanziando il piccolo appartamento vicino al prestigioso club di golf dove si può allenare gratuitamente. E la costanza e il coraggio premiano: nel 2015 il ragazzino ha conquistato due tornei giovanili negli Stati Uniti ed è arrivato sesto in una competizione mondiale. Ma il sogno di Shubham è ancora più ambizioso: vincere una borsa di studio per andare a studiare ed allenarsi negli Stati Uniti.