Si apre udienza Assange, ultima carta contro estradizione negli Usa

Si apre udienza Assange, ultima carta contro estradizione negli Usa
Julian Assange
20 febbraio 2024

Oggi, gli avvocati di Julian Assange intraprenderanno un estremo tentativo legale per bloccare la sua estradizione negli Stati Uniti, dove potrebbe affrontare l’ergastolo se condannato per accuse di spionaggio. Durante una udienza di due giorni presso l’Alta Corte di Londra, si discuterà se Assange, cittadino australiano detenuto nel carcere di Belmarsh, a sudest della capitale britannica, da quasi cinque anni, possa ottenere il permesso di appellarsi contro una precedente decisione di estradizione presa nel 2022 dall’ex ministro dell’Interno, Priti Patel. I sostenitori del fondatore di Wikileaks temono che un eventuale rifiuto della Corte, anche considerando il peggioramento delle sue condizioni di salute, potrebbe facilitare il suo trasferimento negli Stati Uniti.

Nonostante la richiesta di comparire di persona in tribunale, è probabile che Assange si colleghi via video da Belmarsh. Di certo Julian Assange non presenzierà all’udienza come riferito dal suo avvocato, “non sta bene”. Ed Fitzgerald KC, avvocato di Assange, ha ringraziato la corte per gli sforzi compiuti per vedere se il suo assistito poteva presenziare, ma ha detto ai giudici che il suo cliente non sta bene oggi e quindi non può comunque presenziare all’udienza. “Il signor Assange ha chiesto il permesso di partecipare e noi glielo abbiamo concesso”, ha detto a sua volta la giudice Dame Victoria Sharp. Resta da capire se ci sarà un collegamento video con la prigione di Belmarsh dove Assange è detenuto.

Leggi anche:
Un miracolo sfiorato: un giovane indiano risorge dalle ceneri

In vista della due giorni di udienza sul caso Assange, l’avvocato del fondatore di Wikileaks Ed Fitgerland rivela che Assange era stato oggetto di un complotto della CIA per assassinarlo mentre era rifugiato nell’ambasciata ecuadoriana a Londra. Questa accusa è suffragata da “prove specifiche”, sostiene, ma non è stata adeguatamente esaminata dai giudici britannici. “Esiste il rischio reale di ulteriori azioni extragiudiziali contro di lui da parte della CIA o di altre agenzie”, ha anche aggiunto Fitzgerald.

 

 

 

La moglie: la sua vita è in pericolo

 

Stella Assange, sua moglie, ha affermato: “Ogni giorno in cui rimane in prigione, la sua vita è in pericolo. Se venisse estradato, sarebbe una condanna a morte.” Assange è accusato di 17 capi di spionaggio e un’accusa di utilizzo improprio del computer per acquisire e divulgare materiale classificato. Secondo quanto anticipato dal ‘Guardian’, gli avvocati di Assange argomenteranno che la sua estradizione costituirebbe una condanna per le sue convinzioni politiche e che tale decisione violerebbe la Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Diverse decine di persone, tra cui la moglie Stella, protestano fuori dall’Alta corte di Londra, dove si apre l’udienza cruciale per la sorte dell’appello finale nel Regno Unito contro l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti. Tra le scritte sui cartelli dei manifestanti “Assange libero”.

Leggi anche:
Un miracolo sfiorato: un giovane indiano risorge dalle ceneri

 

 

Dopo le udienze di martedì e mercoledì, due giudici dell’Alta Corte britannica decideranno se Assange potrà presentare un altro appello alla corte per annullare la decisione di estradizione. Se il giornalista australiano fondatore di WikiLeaks, 52 anni, perde l’ultimo appello inizierà l’iter di estradizione, anche se il suo team ha già annunciato che intende rivolgersi alla Corte europea. Assange rischia fino a 175 di carcere negli Usa per aver pubblicato nel 2010 segreti militari e file diplomatici legati alle guerre in Iraq e in Afghanistan.

 

Il fratello: sue condizioni di salute molto preoccupanti

 

Mentre si fa più numerosa la folla radunata davanti alla sede dell’Alta Corte di Londra dove si discute il destino di Julian Assange, il fratello del fondatore di Wikileaks Gabriel Shipton si è detto molto preoccupato per la sua salute. Oggi Assange non presenzia all’udienza proprio perché “non sta bene”. Parlando a TalkTV questa mattina, il fratello di Assange, Gabriel Shipton, ha detto che la sua salute è in “una posizione molto delicata” e che sta “attraversando immense sofferenze” nella prigione di Belmarsh, dove si trova dal 2019. A sua volta la moglie di Assange, Stella, aveva detto ieri alla BBC che Julian non sarebbe sopravvissuto all’estradizione dal Regno Unito agli Stati Uniti poiché è fisicamente e mentalmente estremamente debole. Questa mattina, parlando davanti alla corte, Stella Assange ha invitato a farla finita con “questa farsa” esprimendo il timore che suo marito rischi di far la fine di Navalny.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi anche:
Un miracolo sfiorato: un giovane indiano risorge dalle ceneri
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti