Si continua a morire in Siria: 42 vittime in raid coalizione Usa, 19 sono bambini
Secondo giornata di feroci bombardamenti a Raqqa su aree in mano a Isis. Colloqui di pace ad Astana rinviati a settembre, Mosca voleva a fine agosto
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Almeno 42 civili sono rimasti uccisi nei raid della coalizione a guida Usa sulle aree della città di siriana di Raqqa controllate dai jihadisti dello Stato islamico. E tra le vittime dei bombardamenti sui quartieri nord della città ci sono 19 bambini e 12 donne. L’Osservatorio siriano per i diritti civili, afferma che è la seconda giornata di bombardamenti feroci su Raqqa, che per più di metà è ormai nelle mani delle Forze democratiche siriane appoggiate dagli Usa. Intanto, il Kazakistan ha annunciato che il prossimo round di colloqui mirati a mettere a punto un piano di pace per la Siria nella sua capitale Astana potrebbero tenersi e metà settembre, dopo che la Russia aveva detto di voler tenere uan riunione a fine agosto. Il ministero degli Esteri kazako ha scritto su Facebook che la data del prossimo round sarà fissata in una riunione a livello di esperti di Russia, Turchia e Iran e “in via provvisoria, si parla di metà settembre”. Secondo il ministro Kairat Abdrakhmanov il cambio di data è dovuto a “informazioni ricevute dalla Russia”. Ieri il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che la riunione a livello di esperti si terrà “entro fine mese o all’inizio di settembre” e non ha dato una data per l’incontro in formato politico. I colloqui di Astana tra Russia, Turchia e Iran hanno consentito di mettere a punto una serie di zone cuscinetto all’interno della Siria. L’inviato dell’Onu Staffan de Mistura ha detto di sperare che negoziati “reali, sostanziali” sulla pace tra il governo e l’opposizione siriana unificata, che deve ancora sorgere, possano iniziare a ottobre.