Sono 131 i centri siciliani chiamati domenica al rinnovo delle amministrazioni comunali. Complessivamente saranno chiamati al voto quasi 2 milioni di cittadini. Le maggiori città in cui si voterà per il sindaco sono Palermo e Trapani. Ma altri grandi centri chiamati alle urne sono anche Termini Imerese, Cefalù, Erice. Al voto andranno anche i comuni di Pozzallo, in provincia di Ragusa, Niscemi, in provincia di Caltanissetta, Avola e Floridia in provincia di Siracusa. Nel Catanese si voterà a Misterbianco e a Paternò. In provincia di Agrigento, invece, sarà l`isola di Lampedusa chiamata a scegliere se riconfermare o meno la sindaca Giusi Nicolini. A Palermo la sfida per la poltrona più importante di Palazzo delle Aquile è tra l’uscente Leoluca Orlando, in corsa per il suo quinti mandato sostenuto da una coalizione ufficialmente senza simboli di partito, e composta da Pd, Sicilia Futura di Totò Cardinale, Alternativa Popolare, Rifondazione comunista e Sinistra Italiana. Orlando inoltre potrà contare su tre liste civiche a lui direttamente collegate: “Movimento 139”, “Mosaico Palermo” e “Palermo 2022”.
A sfidare il “Professore” sarà, ancora una volta, il suo ex delfino Fabrizio Ferrandelli, sostenuto da una coalizione trasversale di 7 liste, in cui sono presenti anche Forza Italia, Cantiere popolare e Udc. Ferrandelli avrà l`appoggio della sua lista, “I Coraggiosi”, e quelle “Per Palermo con Fabrizio”, “Palermo prima di tutto” e “Palermo al centro”. Il Movimento 5 Stelle si affida all`avvocato fondatore di Addiopizzo Ugo Forello, il quale è riuscito a condurre una campagna serena, nonostante lo scandalo delle firme false che ha travolto l`inverno scorso il movimento di Beppe Grillo a Palermo, e l`audio intercettato alla Camera, in cui un addetto alla comunicazione del Movimento, gettò ombre sul passato del legale candidato sindaco. In corsa poi c`è anche il giornalista Ismaele La Vardera, 23 anni, che si candida con il sostegno del movimento Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e ‘Il centro destra’. Unica donna candidata sindaco è la consigliera comunale Nadia Spallitta, che si presenta con il sostegno dei comitati civici e dei Verdi. Infine, l`outsider di questa campagna è l’architetto indipendentista Ciro Lomonte, sostenuto da Siciliani Liberi, un movimento che si batte per l’indipendenza della Sicilia.
Situazione più complicata a Trapani, dove la magistratura è entrata a gamba tesa sulla campagna elettorale travolgendo due dei cinque candidati sindaco. Lo scorso 17 maggio, il senatore di Forza Italia ed ex sottosegretario Antonio D`Alì (foto) ha ricevuto dalla Dda di Palermo una richiesta di misura di prevenzione per obbligo di soggiorno. Quindi è toccato al deputato regionale ex Forza Italia Girolamo Fazio venire posto agli arresti domiciliari, revocati sabato scorso, nell`ambito di un`inchiesta sui contributi regionali ai trasporti marittimi. ?Nonostante le evidenti difficoltà, entrambi i candidati non hanno interrotto la campagna e sono lanciati verso la poltrona di sindaco trapanese. Gli altri candidati sono Pietro Savona del Pd è sostenuto da tre liste, Giuseppe Marascia, vicino all`ex magistrato Antonio Ingroia, e Marcello Maltese del Movimento 5 Stelle. In provincia di Agrigento la sfida più interessante è certamente quella di Lampedusa. Il sindaco uscente Giusi Nicolini dovrà vedersela contro l’ex sindaco Totò Martello con il suo movimento “Susemuni” e l’ex senatrice ed ex vicesindaco dell’isola Angela Maraventano sostenuta da Noi con Salvini. In campo anche il giovane Filippo Mannino con la lista “Fare Lampedusa e Linosa”.
A Niscemi, comune in provincia di Caltanissetta in passato al centro della cronaca per il super radar americano Muos, si contenderanno la carica di sindaco l’uscente Francesco La Rosa e Massimiliano Conti con la sua lista ‘Se la ami la cambi’. In passato Conti è stato consigliere comunale e assessore. E ancora, Luigi Cinquerrui per il centrosinistra, Carmelo Giugno con il suo movimento ‘Patto Civico’ e l`appena ufficializzato Roberto Cunsolo per il Movimento cinque stelle. Altra sfida interessante sarà quella di Pozzallo, in provincia di Ragusa, dove il Pd corre spaccato: una parte sosterrà la candidata Paoletta Susino, l’altra ha deciso di sostenere l’ex sindaco Roberto Ammatuna, ed infine ci proverà anche l’ex segretario cittadino del Pd Pietro Storniolo. Quindi in corsa anche Pino Asta, che aveva già tentato nel 2011. Antonella Giannone corre per il Movimento 5 Stelle ed infine due liste civiche sostengono la candidatura di Raffaele Monte. Infine, in provincia di Catania, scontro a cinque a Paternò. In corsa sono il giornalista Anthony Distefano, appoggiato da Forza Italia, il sindaco uscente Mauro Mangano, Salvo La Delfa del Movimento 5 Stelle, l`ex autonomista Nino Naso, già consigliere e assessore, e Nino Lombardo, 90 anni, storico deputato nazionale e regionale fra le file della Democrazia cristiana.