Un altro pezzo del centrodestra fa rotta sul Pd. Questa volta si tratta del deputato regionale Giuseppe Milazzo, che un paio di settimane fa aveva lasciato Forza Italia per confluire nel gruppo Misto. Ma adesso si appresta a uno dei piu’ clamorosi – sebbene non isolato – cambi-casacca, che ha come orizzonte il partito di Matteo Renzi, di cui fino a tempi recentissimi e’ stato baldanzoso e sarcastico oppositore. Ci vorra’ un po’ di tempo, ci sono procedure da rispettare, mal di pancia da calmierare, ma la direzione e’ segnata: “Sono proiettato, ma non formalmente”, chiosa cauto, intercettando le perplessita’ di alcuni dei suoi futuri colleghi, ma anche la soddisfazione di altri che parlano di “direzione giusta”; spiegando che in ogni caso “finisce definitivamente il mio percorso in Forza Italia. Porto con me ricordi, storia e coloro i quali credono in me e non nella sigla di un partito”. Poi professa ammirazione per il premier: “Sono ottimista quando penso che in Italia si sta svolgendo un cambiamento culturale grazie al primo leader post ideologico e che presto, molto presto potro’ dare il mio personale contributo al completamento di questa nuova fase che coinvolgera’ la nostra citta’, la nostra regione, il nostro Paese”. Prima pero’, avverte sulla sua pagina Facebook, chiamera’ tutti “per consultarli e chiedergli di superare preconcetti ideologici e di credere in questa nuova coraggiosa scommessa”.
Solo l’ultimo dei passaggi che hanno cambiato fisionomia a un Pd che nell’Isola si conferma irresistibile quanto trasversale calamita politica. Per nulla fortezza e sempre piu’ casa. Dove risulta significativo, in questa nuova costruzione identitaria, che all’Ars sia presieduto da poche settimane da un’ex centrista come Alice Anselmo che ha vinto la battaglia per la guida del gruppo contro un altro esponente proveniente dalla stessa area, Luca Sammartino. Occupando il posto di un veterano ortodosso come Antonello Cracolici. Cosi’, commenta sicura e soddisfatta la Anselmo: “Non c’e’ ancora nulla di ufficiale, ho capito che Milazzo guarda con interesse al Pd, l’avvicinamento al nostro partito e’ segno comunque che il partito va nella giusta direzione, non c’e’ pericolo di una perdita di identita’. E’ evidente che eventuali adesioni devono rispettare alcuni passaggi che riguardano il partito e il gruppo parlamentare. Quando saranno effettuati tali passaggi, valuteremo la situazione”. In questo gruppo hanno del resto gia’ trovato approdo, tra gli altri, Valeria Sudano eletta con il Cantiere popolare che fu di Saverio Romano; o l’ex sindaco di Ragusa del Pdl Nello Dipasquale, poi folgorato da Rosario Crocetta che lo ha voluto nel suo listino. Oppure Paolo Ruggirello eletto nella lista Nello Musumeci presidente, confluito nei centristi di Articolo 4 che hanno aderito infine al Pd. Ed ex Udc sono Luca Sammartino e Pippo Nicotra. Scuote la testa il capogruppo di FI Marco Falcone: “Spero che l’onorevole Milazzo possa ottenere dal Pd quello che gli e’ stato negato da Forza Italia, ma questo stato confusionale e schizofrenico alimenta l’antipolitica e un progressivo deterioramento”.