Sicilia, Chiti: centrosinistra spettatore per sue divisioni
“In Sicilia è andata a votare meno della metà degli aventi diritto. Un segnale di sfiducia drammatico”. Lo afferma il senatore del Pd Vannino Chiti. Il centrosinistra unito – osserva Chiti – sarebbe stato non uno spettatore ma avrebbe rappresentato una proposta politica competitiva. Avrebbe raccolto almeno il 30% dei consensi – stando ai voti ottenuti dalle liste -, più del M5S e in corsa con la destra. Ma c’è anche da pensare che il valore aggiunto dell’unità – da sempre apprezzata dai cittadini che chiedono proposte chiare e convincenti – sarebbe stata una motivazione in più per il nostro mondo, recando in sé la convinzione di poter vincere. Le nostre divisioni ci hanno trasformato da protagonisti in comparse”. “Ora .- ha concluso Chiti- il confronto si sposta a livello nazionale: entro sei mesi si terranno le elezioni politiche. La questione che si pone è se si voglia dar vita a un nuovo centrosinistra: non si può volerlo solo a parole. Occorre essere disposti a discutere di tutto e a cambiare quanto sia necessario: programmi, innovazioni nei contenuti, dal lavoro alla scuola, alle istituzioni; affrontare in modo aperto e disponibile la stessa scelta del candidato premier. Non esistono altre strade: o una proposta seria e unitaria o una sinistra subalterna alla destra e ai populismi di vario segno. Mettiamoci a lavorare da subito”.