In Sicilia dei 380 litri di acqua al giorno pro-capite erogati, soltanto 200 arrivano a destinazione mentre gli altri 180 si disperdono lungo la rete, principalmente a causa di infrastrutture precarie. Un progetto ambizioso vuole fare dell’Isola, però, un hub mediterraneo della ricerca scientifica e della gestione dell’acqua. Il tema della gestione delle reti idriche urbane, del trattamento dei reflui industriali e agricoli, della dissalazione e dell’impiego dei fondi europei saranno al centro dell’edizione 2017 di Watec Italy la mostra convegno internazionale dedicata alla gestione e alla salvaguardia della risorsa idrica, che approda a Palermo, dal 21 al 23 giugno prossimi.
È recentissima la proposta della Commissione europea di multare l’ltalia per inadempienza in materia di depurazione delle acque reflue e in questa proposta 51 agglomerati coinvolgerebbero il territorio siciliano. Proprio perché rappresenta una case history unica nel panorama europeo delle infrastrutture idriche l’Isola è stata scelta come possibile hub mediterraneo della ricerca e della gestione. La Regione sta correndo ai ripari realizzando interventi finanziati per complessivi 1,1 miliardi di euro riguardanti 51 agglomerati con popolazione superiore a 15.000 unita’, o superiori a 10.000 unita’ se ricadenti in aree sensibili. Nel recente “Patto per il sud – regione Sicilia”, per il settore idrico sono previsti ulteriori finanziamenti per complessivi 237 milioni di euro per fognature e depurazione (143 milioni); per infrastrutture idriche ed irrigue (52 milioni); per dighe ed acquedotti (42 milioni).