Sicilia, Confagricoltura incontra assessore: freno a spese correnti

Incontro tra i vertici della Confagricoltura siciliana ed il neo assessore regionale all’Agricoltura, Nino Caleca. Il presidente dell’organizzazione agricola, Ettore Pottino, nel ricordare come il settore siciliano, nonostante “le grandi difficoltà causate dalle gravi carenze strutturali ed infrastrutturali” riesca a garantire “elevati livelli occupazionali con oltre 12 milioni di giornate lavorative annue”, ha posto l’attenzione sulla necessità di “mettere definitivamente un freno alle spese correnti della Regione, che stanno prosciugando anche le poche risorse destinate agli investimenti produttivi”. ”Senza imprese vitali ed innovative – ha sottolineato Pottino – non sarà possibile invertire il trend negativo che ha relegato la Sicilia all’ultimo posto in Europa in termini di reddito pro-capite ed indici occupazionali. Solo attraverso la valorizzazione di tutte le risorse che il patrimonio agricolo è in grado di esprimere e riconoscendo ai produttori, anello principale e debole di tutta la filiera agroalimentare, le loro giuste spettanze sarà possibile uscire dal tunnel della crisi”.

Ma la Confagricoltura ha anche sottolineato l’innalzamento dei costi di produzione, le avversità atmosferiche che per alcuni comparti hanno quasi dimezzato le produzioni, le emergenze sanitarie come nel recente caso delle api, degli agrumi e della viticoltura, e l’invasione di prodotti di provenienza extracomunitaria. Criticità a cui si aggiunte il blocco delle esportazioni verso la Russia a causa dell’embargo europeo, che avvantaggia i Paesi del Nord Africa, i quali hanno preso il posto di quelli comunitari. Dall’incontro è emersa anche l’idea di definire un albo regionale del genoma dei prodotti agricoli siciliani per attribuire, con assoluta certezza, l’origine dei prodotti.

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