Affari in corso tra la Sicilia e il Connecticut. Agroalimentare, turismo, energia e automotive, i settori di maggiore interesse. Ma anche possibili collaborazioni con il mondo delle Università e con le Aree industriali del Palermitano. È quanto emerso ieri in occasione dell’incontro avvenuto presso la sede di Confindustria Sicilia tra il vicepresidente degli industriali siciliani, delegato per l’internazionalizzazione, Nino Salerno; il presidente per il Connecticut dell’organizzazione Sons of Italy, la più grande e antica organizzazione statunitense per i cittadini di origine italiana, nonché presidente della Acmt, l’AdChem Manufacturing Technologies, Michael Polo; il direttore del Dipartimento commercio dell’Ufficio distrettuale del Connecticut, Anne Evans; e il rappresentante dell’Americam Chamber of Commerce, Pietro Viola. Obiettivo: mettere in luce la possibilità di favorire i rapporti, le relazioni, la creazione di partnership e collaborazioni tra il sistema imprenditoriale siciliano e il mercato nordamericano.
“Per contribuire al rilancio della nostra economia – afferma Salerno – occorre agire sul territorio promuovendo i prodotti siciliani di eccellenza, a supporto di una più efficace penetrazione nei mercati esteri e il Connecticut è tra gli Stati più popolosi degli Usa e con una forte presenza di siciliani. Siamo lieti quindi di poter stringere accordi commerciali con un partner che risponde perfettamente alle richieste delle nostre imprese”. “I prodotti del settore agroalimentare, il manifatturiero e la cultura sono delle opportunità fondamentali – prosegue il vice presidente di Confindustria Sicilia –. I due aspetti da affrontare per il futuro sono il consolidamento dell’export attuale e la sollecitazione agli imprenditori ad affacciarsi su un mercato immenso come quello statunitense”.