Sicilia, Corte dei conti bacchetta il governo: troppi poteri rispetto al parlamento
BUCO DA 1,5 MLD L’ANNO Il presidente Graffeo in Commissione Bilancio all’Ars: “Rischio di alterazione dei saldi che potrebbe provocare la paralisi funzionale dell’amministrazione”
Ha snocciolato cifra dopo cifra sottolineando una “forte criticità della situazione finanziaria”. Tradotto, conti in rosso alla Regione Siciliana. E’ stato categorico in commissione Bilancio all’Ars, il presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti. “Il deficit tra entrate e spese tendenziali nel documento finanziario, si attesterebbe a un miliardo e mezzo in ciascuno degli anni del triennio”. “Rispetto al def nazionale – ha detto Maurizio Graffeo – le previsioni sembrano improntate ad ottimismo, ma di solito all’incremento del Pil per le entrate, dovrebbe conseguire un adeguamento alle previsioni, anche a livello regionale e questo non avviene. Il documento non è pertanto coerente, come avrebbe dovuto essere, con l’andamento del pil nominale e programmatico”. “La programmazione inoltre non risulta conforme a nessuno dei modelli nazionali delineati” ha spiegato Graffeo, parlando anche di una “forte criticità della situazione finanziaria a causa delle entrate tributarie che, con una stima prudenziale, ma attendibile, da parte del dipartimento delle finanze, a fine esercizio subirebbero una contrazione ulteriore, rispetto a quella di 65 milioni di euro, già contabilizzata nel 2015, di un importo compreso tra 400 e 500 milioni di euro”.
Una “decurtazione delle entrate nel bilancio della Regione siciliana di altri 500 milioni potrebbe arrivare verosimilmente dalle entrate di Ire, Ires, Iva e Irap”, si legge invece nella relazione della Corte dei Conti regionale. Graffeo “si ripresenta inoltre il rischio di alterazione dei saldi che potrebbe provocare la paralisi funzionale dell’amministrazione. Occorrerà evitarlo. Restano sullo sfondo, ma ad avviso della Corte hanno grande valenza, i vincoli per il prossimo esercizio che sono di forte impatto per l applicazione dei nuovi principi del bilancio”. Poi ha sferrato un colpo basso al governo. “Oggi c’è una differenza troppo forte tra i poteri dell’assessorato all’ Economia, della ragioneria generale e quelli del parlamento. Occorre, a mio avviso, per colmare tale sperequazione, rafforzare le strutture assembleari per evitare che esse si abbandonino in modo eccessivo alle funzioni troppo forti dell’assessorato all Economia e della ragioneria”. “Occorre pensare a compiti nuovi che spettino al parlamento sul bilancio, ma spetta ad esso valutare la necessità di rivisitare il tutto, anche le norme di attuazione, poiché anche quelle sono ferme al ’99”, ha concluso Graffeo.
Intanto, l’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, presente all’audizione in commissione Bilancio, ha rivolto un invito al presidente della Regione Crocetta a dare il via libera al provvedimento che vuole l’istituzione di una centrale acquisti anche per la Regione siciliana, provvedimento che si trova da tempo all’esame della giunta, ma che non e’ stato ancora firmato. “Occorre procedere quanto prima alla riorganizzazione dell’assessorato all’Economia trasferendo alcune funzioni della ragioneria generale al dipartimento finanze – ha detto – cosi sara’ possibile per la ragioneria occuparsi della centrale acquisti”. Quindi, “chiediamo alla giunta regionale di mettere a punto la delibera e dare vita finalmente a questa centrale acquisti. Aspettiamo fiduciosi che si riunisca il nuovo governo – ha concluso Baccei – per dare corso anche a quanto previsto con legge nazionale”.