Un nuovo tetto, fisso a 5000 euro netti per i vitalizi percepiti dai parlamentari regionali. Ma non solo da questi: la riduzione dell’importo dei vitalizi subisce un adeguamento anche per i parlamentari di Camera e Senato, per i consiglieri regionali e i rappresentanti delle province autonome di Trento e Bolzano. Lo prevede il disegno di legge-voto che l’Ars andra’ ad esaminare con priorita’ sugli altri provvedimenti all’ordine del giorno e che potrebbe vedere la luce entro la fine della legislatura. Primo firmatario dell’iniziativa il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone che lo ha elaborato e sottoscritto insieme agli altri componenti del consiglio di presidenza Antonio Venturino, Camillo Oddo, Salvo Lo Giudice, Cataldo Fiorenza e Giuseppe Lupo. “Ai fini del contenimento della spesa pubblica, il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati adottano, con le modalita’ previste dai rispettivi ordinamenti e nell’esercizio della propria autonomia, i provvedimenti necessari a ricondurre i vitalizi corrisposti ai propri membri, a decorrere dall’1 luglio 2017, entro il limite massimo di 5000 euro netti mensili”- prevede il disegno di legge che oggi ha ottenuto il via libera dalla conferenza dei capigruppo. L’Ars tenta cosi’ di dare una soluzione alla questione dei vitalizi, regolata da un norma nazionale. “Il limite di 5.000 euro netti mensili si applica ai titolari di vitalizi o dei relativi trattamenti di reversibilita’, anche in caso di cumulo con ulteriori vitalizi o trattamenti pensionistici conseguenti a funzioni pubbliche elettive o di reversibilita’, con riduzione del trattamento di maggiore importo. Il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati adottano i provvedimenti necessari al fine di applicare ai vitalizi la normativa statale in materia di reversibilita’ degli assegni pensionistici corrisposti dall’INPS ai figli minori, inabili di qualunque eta’, studenti entro il 21mo o 26mo anno di eta’ se universitari e a carico del dante causa”. Lo stesso disegno di legge prevede poi che i risparmi derivanti dalle misure di contenimento della spesa siano versati all’entrata del bilancio dello Stato e delle Regioni.