Sicilia, export in picchiata. Nel 2014 calo del 13,9%. Tirano “Coke e prodotti petroliferi raffinati”

UNIONCAMERE In diminuzione anche le importazioni siciliane,  -13 punti percentuali per un valore complessivo di quasi 17,4 miliardi di euro

EXPORT grande

Il valore delle esportazioni delle imprese siciliane registra ancora un’altra battuta d’arresto nel 2014, chiuso con un -13,9%. Il giro d’affari delle vendite all’estero scende dagli 11,2 miliardi di euro del 2013 ai 9,6 miliardi dello scorso anno. Trainante, come sempre, il settore “Coke e prodotti petroliferi raffinati” con un fatturato complessivo di 6,5 miliardi di euro per quando si rilevi un -15% rispetto all’anno precedente, dato che tira al ribasso tutto il “Manifatturiero”. Positiva la performance dei “Prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere” che movimenta un business estero da oltre 52 milioni di euro (+56%). In crescita si conferma anche “Agricoltura, silvicoltura e pesca” con un volume di 493 milioni di euro (+6,7%). E’quanto comunica l’Osservatorio economico di Unioncamere Sicilia in occasione della XIII Giornata dell’Economia.

“Per il secondo anno di fila – dice Unioncamere Sicilia- l’export dell’Isola e’ caratterizzato dal segno meno. Questo risultato e’ fortemente influenzato dall’andamento negativo del settore petrolifero che, e’ sempre bene sottolinearlo, rappresenta i due terzi del totale dell’esportazioni siciliane”. In diminuzione anche le importazioni siciliane che nel corso del 2014 registrano una variazione di -13 punti percentuali per un valore complessivo di quasi 17,4 miliardi di euro. Il saldo import/export e’ negativo: si importa di piu’ di quanto si esporta per una differenza pari a 7,7 miliardi di euro. Tra i principali importatori si confermano Russia, Arabia Saudita e l’Azerbaigian. Sul fronte delle vendite all’estero, i maggiori mercati di riferimento restano Turchia e Francia nonostante entrambe registrino un vistoso calo, rispettivamente -32% e -15%. Nella top ten dei Paesi per export, guadagnano terreno Croazia (+81%), Malta (+12%) e Slovenia (+3%).