Sicilia, dopo Ferragosto Ap annuncia candidato governatore. Casini: “Impossibile Ppe nell’Isola”

Fi spaccata su eventuale ritorno di Alfano al centrodestra

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Alternativa Popolare, il partito di Angelino Alfano, e’ al lavoro in vista anche delle regionali siciliane. I giochi sono ancora tutti aperti, spiegano fonti vicine ad Ap, non c’e’ uno sbilanciamento verso il Pd. In ogni caso il nome del candidato centrista si conoscera’ dopo Ferragosto. Quanto alla linea politica il punto non e’ con chi andra’ Ap ma chi convergera’ sul programma di Alternativa Popolare. Volevano farci sparire, sarebbe stato questo il ragionamento, di Alfano con i suoi, ma noi siamo qui. Pier Ferdinando Casini afferma: “Mi auguro che col Ferragosto finisca l’indecorosa discussione sulle elezioni siciliane. Spero che anche chi fa finta di non capire prenda atto che, a generici appelli all’unita’ del centrodestra, seguono sempre e solo i soliti insulti di Salvini e della Meloni. Per quanto ci riguarda la linea e’ tracciata da tempo, con la consapevolezza che creare il PPE in Sicilia e’ semplicemente impossibile. Avanti con moderati-progressisti”. Renato Schifani, ex Presidente del Senato di Forza Italia, traccia la linea azzurra sulla Sicilia: “In Sicilia serve quell’unita’ del centrodestra piu’ volte sollecitata dal presidente Berlusconi. Posso comprendere le motivazioni che spingono la Meloni a porre dei veti ad Alfano, ma temo che questi veti rischino di frammentare uno spazio politico che puo’ rimanere unito se vuole ridare alla Sicilia la possibilita’ di uscire dal tunnel del malgoverno nel quale e’ piombata a causa della disastrosa esperienza del governo Crocetta e delle sinistre. Lo dico da siciliano, che vive nella sua terra, cui sta a cuore che i propri corregionali riconquistino quella speranza che hanno drammaticamente perso in un futuro migliore per se stessi e per i loro figli”.[irp]

Daniela Santanche’, anche lei di Forza Italia, si dissocia da Schifani: “Chi ha tradito non puo’ essere l’ago della bilancia. Capisco che siamo a ferragosto ma vedere i giornali e la politica tutta che discutono solo di Alfano e’ troppo. Parlare tutti i giorni di chi ha fatto delle poltrone il proprio credo, parlare tutti i giorni di chi ha tradito, significa fare pubblicita’ al peggio della vecchia politica. I poltronisti e gli inciucisti hanno preso il posto delle idee e delle cose da fare. Mi stupisco che anche dalla nostra parte sulla Sicilia il punto politico sia fare l’accordo con Alfano. E comunque faccio una previsione: Alfano ha gia’ la soluzione coerente con il suo percorso: stare un po’ di qua e un po’ di la’. Quindi stiamo discutendo del nulla da giorni”.  Per Lorenzo Cesa, europarlamentare Udc, “in Sicilia e’ in atto una corsa masochista per far vincere il Movimento di Grillo o il Partito Democratico. Chiediamo alla Meloni a cosa serva mettere paletti o dire no preconcetti ad alleanze ampie che potrebbero risollevare l’isola dopo anni difficili”. Matteo Colaninno del Pd scrive: “Le elezioni siciliane sono importanti non come test nazionale ma per dare alla Sicilia un governo regionale forte e responsabile. Il Pd intende costruire un programma fondato sulla legalita’, un po’ il contrario del Movimento Cinque Stelle che flirta con i paladini dell’abuso edilizio”.[irp]