Sicilia, Fi si spacca su Alfano. Figuccia: singolare mossa di Miccichè
Sacconi: “Solo Berlusconi può a questo punto evitare il ripetersi del suicidio del centrodestra”
Le Regionali in Sicilia rischiano di far esplodere Forza Italia. Gianfranco Miccichè, dopo aver stoppato il sostegno alla candidatura a governatore di Nello Musumeci, continua per la sua strada per riportare a ‘casa’ Angelino Alfano. Una mossa che sta generando forti malesseri alla base degli azzurri e che rischia di far spaccare il partito. Una delle autorevoli testimonianze isolane è del deputato regionale Vincenzo Figuccia, secondo il quale, “appare singolare leggere di questo corteggiamento posto in essere da Gianfranco Miccichè verso Angelino Alfano, quando non c’è stato alcun confronto con la base di Forza Italia sulla linea elettorale”. Il forzista, tra l’altro, ritiene che “la candidatura di Musumeci sia l’unica davvero seria ed autorevole”. Anzi – precisa il deputato regionale – alla luce di ciò che emerge in queste ore, la ritengo l’unica candidatura anti sistema del centrodestra, al pari di quella dei Cinquestelle, con la differenza però che proprio Musumeci ha già dimostrato di saper governare”. Poi l’appello ai “leader nazionali, con Berlusconi in testa” affinché, si esprimano e dicano qualcosa sulle elezioni siciliane in maniera da stoppare improvvisazioni”. Micciché sta tirando tanto la corda che rischia di spezzarla e far rivivere alla Sicilia lo scenario delle Regionali del 2012, quando una frattura del centrodestra portò Rosario Crocetta a governare la Sicilia. “Solo Berlusconi può a questo punto evitare il ripetersi del suicidio del centrodestra in Sicilia”, afferma Maurizio Sacconi (foto), presidente della commissione Lavoro del Senato ed esponente di Energie per l’Italia, ricordando che “Nello Musumeci è stato in Sicilia parlamentare europeo e presidente di Provincia solido e per bene, nel governo Berlusconi un sottosegretario al Lavoro particolarmente efficace, negli anni della giunta Crocetta un vero oppositore”. In sostanza, per Sacconi, “ora è l’unico candidato che si è esposto coraggiosamente perché unisce carattere ed onestà, non ha posto veti verso alcun potenziale alleato, può battere il Movimento 5S”.[irp]
Anche secondo Antonio Sabella, segretario nazionale di Italia moderata, “la battaglia di tutte le battaglie si giocherà in Sicilia, il centrodestra non si può permettere di perdere tempo prezioso nel divagare, nella ricerca di un candidato presidente che alla fine qualcuno vorrà sicuramente di bandiera, ‘ma non vincente’. Il Presidente Berlusconi autorevolmente si deve occupare personalmente della regione Sicilia indicando una linea chiara univoca di percorso che porti alla vittoria del Governo della regione siciliana”. “Il rischio è reale, non si può lasciare per distrazione o per superficialità al Movimento 5stelle di vincere in Sicilia che automaticamente lo porterebbe a vincere anche a livello nazionale rimarca Sabella -.Paradossale sarebbe lasciare soprattutto questa opportunità anche al centrosinistra che si sta riorganizzando a spese del centrodestra. Resuscitare Alfano non è una bella idea, strategicamente non è vincente e ‘adesso si permette anche il lusso di giocare al migliore offerente2”.