Nulla, ma proprio nulla, di fatto all’Assemblea regionale siciliana. La maratona d’Aula, il cui inizio era programmato alle 16 e conclusasi alle 23.30 non ha prodotto alcun risultato sul fronte della Finanziaria. L’intesa stretta ieri su un testo snello e agile, si e’ squagliata come neve sotto i colpi della calda notte palermitana. Zero articoli approvati dai deputati di una Sala d’Ercole ingessata dall’insoluto dilemma che ha ingabbiato il dibattito sul ‘famigerato’ articolo 13 della Manovra, che prova a introdurre un fondo immobiliare all’interno del ricco Fondo pensioni che permetterebbe di liberare le risorse necessarie per garantire le coperture finanziarie. E’ il fulcro della Finanziaria ha spiegato in aula l’assessore all’Economia Alessandro Baccei: “Se non si approvasse questo articolo mancherebbero i soldi per completare la manovra, verrebbe meno anche la copertura sulla norma che finanzia i disabili, che per noi sono una priorita’”.
Insomma, senza il via libera, “saremo costretti ad andare in assestamento di bilancio; invito il parlamento ad approvarla, si tratta di un’operazione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che per il rendimento, il 4,5% circa, maggiore di quello che hanno adesso i dipendenti del fondo pensioni”. Cosi’ tutto e’ fermo. E fallita nuovamente la prova della verifica del numero legale, come gia’ accaduto nei giorni scorsi con una maggioranza e un governo in balia degli eventi, la seduta e’ stata aggiornata a domani a mezzogiorno. “Oggi non abbiamo approvato alcun articolo – ha detto sconsolato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone – ci siamo aggrovigliati attorno al 13”. Domani si discutera’ anche la norma del governo che abroga quella che prevede la decadenza contestuale di sindaci e consigli comunali in caso di mancata approvazione nei termini del bilancio, che ha avuto un primo apprezzamento dalla Commissione Affari istituzionali. Discutere sicuramente. Il varo, di questa norma come di altre, resta una possibilita’.