Sicilia, “l’Isola dei famosi” politici. E scienziati

Sicilia, “l’Isola dei famosi” politici. E scienziati
Vittorio Sgarbi, candidato alla presidenza della Regione Siciliana ha indicato come suo assessore alla Tecnologia e digitale, il cantante Morgan
14 settembre 2017

C’è chi è anche convinto che a breve, Woody Allen, potrebbe essere l’assessore alla Cultura della Regione Siciliana. Altri, invece, preferirebbero Samantha Cristoforetti. All’astronauta italiana, si potrebbe assegnare l’assessorato alle Infrastrutture, dato che per andare in auto da Palermo a Ragusa (poco più di trecento chilometri), occorrono circa quattro ore. Sono voci che in questi giorni girano con insistenza sull’Isola. Detta così, ovviamente, appare una boutade. Eppure, ad alimentare queste fantasie pensa Vittorio Sgarbi che, proprio in tema di creatività non ha rivali. “Mi piacerebbe Vladimir Luxuria, le ho scritto, potrebbe incentivare il turismo gay in Sicilia”, dice il critico d’arte. Ma non è l’unico coniglio dal cilindro. “L’assessore al Traffico sarà Piero Chiambretti, ci ho già parlato”. E ancora. “L’assessore alla tecnologia e al digitale è Morgan”. Sgarbi, in questi giorni è in tour in Sicilia in qualità di candidato alla presidenza della Regione. Una star tra conferenze stampa e autografi. Candidatura che non ha intenzione di mollare. In sostanza, la Sicilia è terra di artisti. In tutti i sensi. Di certo, tutto hanno di bisogno i siciliani per avere risposte ai loro gravosi problemi sociali e economici, ma non certo di artisti, con rispetto parlando.

Eppur vero che la Sicilia si è sempre contraddistinta per la sua creatività, per la sua arte, per aver dato natali a grandi scrittori, scienziati e luminari in vari campi. Millenni di storia indelebili che fanno dell’Isola uno dei territori più invidiati al mondo. Ma questa, per l’appunto, è storia. Non è un primato da poter assegnare a Sgarbi, tuttavia, quello di aprire agli artisti le porte degli assessorati regionali, perché il titolo spetta al governatore uscente, Rosario Crocetta. Poco meno di sessanta assessori in cinque anni, hanno animato la sua giunta di governo. E tra questi non sono mancati scienziati, filosofi e artisti. Addirittura, c’è stato un momento che è stato interpellato anche Rosario Fiorello, dopo che Crocetta aveva cacciato il cantante Franco Battiato. Un cantante a cui gli avevano assegnato l’assessorato al Turismo. Ma che poi l’ha fatta grossa: “Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. E’ una cosa inaccettabile, sarebbe meglio che aprissero un casino”. Apriti cielo, e Crocetta lo licenziò. A dire il vero, il cantautore-filosofo catanese non ama tanto i politici. Per Battiato chi fa politica “sono dei disgraziati, dei poveri disgraziati. Ti disturbano. Così incontrare delle persone oneste è una boccata d’ossigeno indimenticabile”. Non solo l’uscita, ma anche l’ingresso in giunta di Battiato era stato poco felice.

Appena insediatosi, controllando i primi bilanci dell’assessorato al Turismo, sbottava: “Si sono rubati tutto”. Non s’è fatto mancare nulla, nell’assortita rosa di assessori, l’ex sindaco di Gela. Finanche uno scienziato, Antonino Zichichi: divulgatore scientifico attivo nel campo della fisica delle particelle elementari, professore emerito del dipartimento di Fisica superiore dell’Università di Bologna e autore di numerosi libri e saggi. All’88enne trapanese, Crocetta, dato il suo curriculum, gli aveva affibbiato l’assessorato ai Beni Culturali. Indimenticabile la dichiarazione dello scienziato per la quale ha perso la poltrona: “Sarei felice se la Sicilia fosse piena di centrali nucleari. Centrali sicure e controllate, costruite da veri scienziati”. Dopo averlo licenziato, Crocetta ammetteva: “Zichichi? Bisognava lavorare e lui parlava di raggi cosmici. Non se ne poteva più, forse, sarebbe stato meglio utilizzarlo come esperto”. Qualcuno, sostiene che la politica non è arte e non è scienza. Noi siamo d’accordo.

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