Salvini rispolvera la Pivetti: “Sarebbe un ottimo sindaco per Roma”
VERSO LE AMMINISTRATIVE Il leader della Lega strizza l’occhio all’ex presidente della Camera: “Mi piace come ipotesi”. Ma avverte: “Se non si trova il candidato si facciano le primarie”
Da quando gli è stato cassato Marchini da Giorgia Meloni ha iniziato a scalciare e adesso sembra aver preso “simpatia” per l’ex presidente della Camera Irene Pivetti. Matteo Salvini, sebbene sembra volere il centrodestra unito per le prossime amministrative di Roma manifesta mancanza di pazienza sul fatto di collaborare con Berlusconi e Meloni per trovare il candidato condiviso. Lo si è visto quando Meloni ha lanciato Rita Dalla Chiesa e lui si è chiuso a riccio disertando l’incontro da Berlusconi che non si capisce bene se sia stato rimandato di comune accordo o perché mancavo uno dei tre “commensali”. Salvini non rinuncia all’idea di Marchini ma al contempo dice di avere un altro candidato del quale non intende fare il nome. Durante la manifestazione del Sap a Montecitorio Salvini è tornato a parlare del caos amministrative. Basta con i “balletti”, ha detto. Il centrodestra scelga il candidato-sindaco a Roma con le primarie. Nel giorno in cui Lega, Fdi e Fi registrano una nuova battuta d’arresto per la rinuncia di Dalla Chiesa a correre per il Campidoglio, Salvini spariglia il gioco: “A me i tavoli e gli incontri non mi appassionano – dice il segretario della Lega a chi gli chiede quando sarà il prossimo colloquio con i leader di Fi e Fdi – Oggi per me è una bellissima giornata perché, finalmente, il centrodestra ha un candidato-sindaco a Milano su cui contare”.
“Noi siamo impegnati pancia terra a lavorare per Stefano Parisi – ha aggiunto Salvini -. Quanto a Roma, la città non merita questo balletto, io mi siederò al prossimo tavolo quando ci sarà l’ultimo e definitivo nome per rilanciare la città. Un nome ce l’ho ma, a differenza degli altri, non lo voglio dire. Al limite se non si riesce a trovarlo intorno a un tavolo, si facciano le primarie. Ci sono 1-2-3-4 o 5 persone disponibili a scendere in campo? Allora facciamo scegliere i cittadini romani”. “Marchini? Bertolaso? Io non chiudo nessun discorso ma a me – ha concluso Salvini – serve un nome per cominciare a lavorare, di riunioni ne abbiamo fatte abbastanza”. “Il nome della Pivetti me l’hanno fatto, non la vedevo da 15 anni ma mi piace come ipotesi e come candidatura. Vive e lavora a Roma da 15 anni, conosce l’amministrazione, è un mio parere personale che non è fondamentale”. Lo dice il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, parlando con i cronisti in piazza Montecitorio. Poi, aggiunge: “Un nome ce l’ho ma lo do prima agli interessati. La Matone non la conosco. C’è abbondanza di candidati: Marchini, Storace, Bertolaso, si parla della Pivetti. Se Marchini dice che si rifà al centrodestra e dice che è alternativo al Pd e ai Cinque stelle…”