Sicilia, tensioni al vertice di maggioranza. Crocetta: “Sarà una finanziaria di austerità ma legata a crescita”

Il presidente della Regione incontrerà Delrio. Sarà l’occasione per il governo Renzi di continuare a monitorare i conti in rosso della Sicilia e dare una road map al governatore. di Giuseppe Novelli

di Giuseppe Novelli

Una finanziaria di “austerità ma legata alla crescita”. Nella sostanza è questo il risultato emerso dal vertice di maggioranza svoltosi nel pomeriggio alla presenza, tra gli altri, del governatore della Sicilia e dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei. Una riunione in cui non sono mancati momenti di tensione, fanno sapere alcuni partecipanti, e che di fatto non ha prodotto nessun percorso da fare. Non ha caso Rosario Crocetta, ha annunciato che venerdì incontrerà il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Graziano Delrio (foto). Sarà l’occasione per il governo Renzi di continuare a monitorare i conti in rosso della Sicilia e dare una road map al governatore.

“Il tipo di finanziaria che vogliamo disegnare non e’ quella che stabilisce il prepensionamento dei dipendenti o la riorganizzazione dei consorzi di bonifica o dei forestali che abbiamo gia’ definito – spiega Crocetta – ma che invece stabilisce delle linee di sviluppo coerenti con il DPEF”. In altri termini, “vorremmo che ci si rivolga a questa Regione come ad una regione che l’austerita’ gia’ l’ha fatta, la vuole praticare e la propone persino. Questo documento – aggiunge Crocetta – sara’ di austerita’ ma vogliamo legarla alla crescita”. In ogni caso, “abbiamo aperta una discussione sulla Finanziaria e che non si conclude oggi, su diverse ipotesi di lavoro, ci confronteremo con le forze politiche e con gli assessorati”.

Il governatore annuncia inoltre che “venerdi’ saremo a Roma con Baccei per incontrare Delrio che segue le nostre vicende”. “Siamo certi che ci sara’ un atteggiamento positivo – sottolinea – come peraltro gia’ c’e’ stato da parte del Governo nazionale, pero’ la Sicilia non fara’ mai meno di Roma sul piano delle riforme e del rigore, indispensabile per segnare un percorso di discontinuita’”.