Sicilia, tutti contro D’Alia: “Basta a giocare con due mazzi di carte”

LA POLITICA DEI DUE FORNI Pse-Pdr-Sicilia futura all’attacco: “Non è ammissibile che da un lato governa con Crocetta e dall’altro fa la corte a Berlusconi” di Maurizio Balistreri

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di Maurizio Balistreri

Giampiero D’Alia nel mirino di piccoli satelliti attorno alla maggioranza Crocetta. Il primo colpo lo sferra il deputato regionale del Pdr-Sicilia futura, Salvo Lo Giudice: “Siamo stanchi di chi continua a giocare con due mazzi di carte”. Per il parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana “non è ammissibile il comportamento politico del senatore Giampiero D’Alia (Udc), che da un lato si trova a governare con tre assessori accanto al presidente Rosario Crocetta e dall’altro dichiara di aprirsi a un dialogo con chi costantemente rinnega e denigra il governo di cui egli stesso fa parte. Quali sono le volontà di D’Alia?  – si chiede Lo Giudice -. Stentiamo tutti a capirlo, visto che un giorno è il promesso sposo del Pd e del segretario Fausto Raciti e l’indomani fa la corte a Silvio Berlusconi. Bisogna al più presto convocare un tavolo di confronto della maggioranza per fare chiarezza su chi è dentro questo progetto e chi invece ne fa parte ma pensa a come venirne fuori in prossimità delle elezioni. Certo prepararsi a saltare il fosso e al tempo stesso avere tre assessori in giunta è il massimo della vita”. L’affermazione di Lo Giudice nasce dalle dichiarazioni del presidente dell’Udc in occasione della visita a Palermo di Silvio Berlusconi il quale aveva lanciato la proposta di riunire i moderati a partire dalla Sicilia.

“L’organizzazione di una destra di stampo lepenista rende ancora più assurda la balcanizzazione dell’area moderata – aveva replicato D’Alia -. Credo che le parole di Berlusconi siano un segnale positivo”. In altri termini, per l’ex ministro, “c’è una maggioranza silenziosa di italiani che si rifugia nell’astensionismo perché non più rappresentata. Lavorare ad un’aggregazione di stampo popolare e liberale nel solco del Ppe è un obiettivo non più differibile, ma è chiaro che questo percorso necessita di metodi ed energie nuove”. Parole che hanno messo in fibrillazione la maggioranza e non solo. Anche il Pse lancia una freccia a D’Alia: “Le parole dell’Udc Giampiero D’Alia su un suo ritorno con Silvio Berlusconi non sono in linea con l’esperienza di governo che il suo partito sta avendo in Sicilia in una coalizione di centrosinistra a sostegno del presidente Rosario Crocetta”, afferma Giovanni Di Giacinto, capogruppo del Pse all’Assemblea regionale siciliana.. Tradotto: “L’Udc, a questo punto, dovrebbe trarne le conseguenze dal punto di vista politico”.