Sicurezza sul lavoro, otto morti dall’inizio dell’anno
Istituzioni e classe politica dovrebbero agire subito, afferma il sindacato. Barbera: nell’Isola i cantieri edili in regola “si contano sulle dita di una mano”. Sbarra: dare attuazione piena al decreto legislativo 81/2008
In occasione del ventesimo anniversario della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro, la Cisl interviene sul tema per voce di Santino Barbera, segretario generale della Filca Cisl Sicilia e di Luigi Sbarra, segretario confederale nazionale Cisl con delega all’industria, al Mezzogiorno e alla sicurezza. Per Barbera, “in Sicilia c’è poco da festeggiare. Dall’inizio dell’anno a oggi ci sono otto vittime, un numero tragicamente elevato che dovrebbe imporre alle istituzioni e alla classe politica di agire subito”. “In Sicilia – incalza – serve una politica con la P maiuscola che si occupi di combattere in modo puntuale il lavoro nero nelle costruzioni che ormai è pari a oltre il 50% degli occupati”. “I cantieri edili in regola – denuncia il segretario della Filca siciliana – si possono contare sulle dita di una mano ma organismi competenti e classe politica, pur essendo a conoscenza del problema, non incentivano i controlli”: né per affermare leggi e diritti dei lavoratori né per il recupero delle grosse sacche di evasione fiscale e contributiva che nei cantieri irregolari si annidano.
Sbarra, sostiene a sua volta che “i numeri degli infortuni sul lavoro in Italia continuano a rimanere troppo alti per un paese civile”. Sui temi della salute e della sicurezza, sottolinea il segretario confederale, “bisogna fare di più” con investimenti e risorse, attraverso la prevenzione e la formazione e con maggiori verifiche e rigorosi controlli. Inoltre, aggiunge Sbarra che occorre dare attuazione al più presto al decreto legislativo 81 del 2008 “per avere finalmente un quadro normativo di pieno sostegno in materia di tutela della salute sui luoghi di lavoro e per spezzare la lunga scia di morti, infortuni e malattie professionali”.