La sigaretta elettronica è diventata il presidio più popolare per smettere di fumare e ha superato la vendita di cerotti e gomme da masticare alla nicotina in Gran Bretagna. Secondo i dati diffusi dall`Universal College di Londra, solo nel 2015 oltre un milione di fumatori inglesi hanno usato l`elettronica per smettere (ci hanno provato 2,5 milioni), con tassi di successo assolutamente rilevanti: è riuscito nell`intento circa il 40% di chi ha usato la e-cig rispetto al 26% di coloro che si sono affidati ad altri metodi. Spiega il dottor Fabio Beatrice, autore del libro e Responsabile del Centro Antifumo del San Giovanni Bosco di Torino: “La recente corrispondenza pubblicata su Lancet il 19 marzo 2016 sottolinea come luminari nel campo del tabagismo come David Nutt e Karl Fagestrom (i massimi esperti mondiali) abbiano preso una posizione precisa sulle sigarette elettroniche giungendo ad affermare che le e-cig sono del 95% meno tossiche rispetto alle normali sigarette e che il fumo di sigaretta è almeno venti volte più dannoso del vapore di e-cig”.
“Questa presa di posizione – aggiunge Fabio Beatrice – è una ulteriore conferma del lavoro commissionato dal Ministero della Salute della Gran Bretagna e pubblicato nel 2015 in cui a pagina 6 è affermato che nonostante questo dato sulla sostanziale minore tossicità la percezione della gente sulla tossicità della e-cig sia sbagliata”. Quello che lo studio italiano ha rivelato è che “le sigarette elettroniche non sono state create uguali e che la tossicità delle e-cig (ancorché sempre comunque più bassa rispetto alla sigaretta) è funzione della potenza di erogazione, di come è disposto il vaporizzatore nella cartuccia, della qualità della ricarica etc. La sigaretta elettronica si è rivelato uno strumento molto efficace per somministrare nicotina al fumatore, più efficace dei cerotti e delle compresse (a pagina 74 e 75 del documento britannico)”. Ma nella valutazione va sottolineato che non tutte le elettroniche sono uguali: a potenza della batteria incide sulla temperatura del vapore e a maggiore potenza corrisponde migliore aromaticità ma anche maggiore formazione delle aldeidi, una delle 83 sostanze cancerogene certamente presenti nelle normali sigarette e reperita in alcuni modelli di e-cig. Scrivono infatti gli autori nel loro libro che “il trofeo della tossicità viene vinto dalla sigaretta tradizionale sulla e-cig con un rapporto di 83 a 1”.