Silvio cede a Fitto, sì alla candidatura

28 marzo 2014

Sì alle candidature europee dei “big”. Ma, se eletti, i parlamentari dovranno lasciare il seggio italiano “per rispettare il voto degli elettori”. Il primo Comitato di presidenza della nuova Forza Italia si chiude con l’approvazione all’unanimità della relazione di Berlusconi, investito dal parlamentino del compito di varare “candidature forti” per bilanciare l’assenza del leader dalle liste, per la prima volta dal 1994.

Così, a un passo dall’implosione, il partito dell’ex premier ritrova l’unità anche se, per evitare che lo scontro deflagrasse, Berlusconi ha ceduto alla richiesta di Raffaele Fitto, che così potrà correre per Strasburgo e poi far valere tutto il suo peso, in termini di voti, al momento di stabilire chi terrà le redini di Forza Italia quando Silvio – tra domiciliari o servizi sociali – non eserciterà direttamente il comando.

In realtà il Comitato di Palazzo Grazioli non è stato terreno di scontro. Chi aveva criticato le ultime fasi della gestione del partito, come Gianfranco Rotondi, ha preferito disertare il parlamentino. E sulla “vertenza” delle candidature l’accordo era già stato trovato prima del vertice, grazie soprattutto al lavoro di diplomazia di Denis Verdini. Così, quando Fitto ha preso la parola per spiegare come la richiesta di candidarsi non servisse a legittimare mire personali ma solo “a dare il mio contributo al partito in un momento delicato”, l’applauso che ha accolto le sue parole è stato unanime.

A facilitare un clima da ritrovata armonia anche la particolare ricorrenza del ventennale del primo successo elettorale di Berlusconi. Quando l’ex premier è entrato in sala è stato accolto da una standing ovation e Simone Baldelli, vicepresidente della Camera, gli ha anche regalato una vignetta dal titolo “vent’anni e non sentirli”.

Così, l’ex premier ha subito virato sul buon umore e con gli ospiti è stato un fiume in piena. Promettendo anche di cambiare lo statuto del partito per dare a tutti i rappresentanti del Comitato di presidenza il diritto di voto. “Ne ho potuti nominare solo 30 perché così è il regolamento – ha spiegato ai semplici ‘partecipanti’ – ma presto lo cambierò. Anzi, votate già stasera”.

Poi il presidente di FI ha invitato tutti – anche coloro che non saranno candidati – a battere il territorio in campagna elettorale. Infine la conferma del ruolo di capilista per Giovanni Toti al Nord Ovest, per Antonio Tajani al Centro e per Raffaele Fitto al Sud. Mancano ancora le caselle del Nord Est, dove Brunetta è restio ad abbandonare il ruolo di capogruppo alla Camera, e delle Isole, dove Berlusconi non avrebbe ancora sciolto il nodo di Gianfranco Micciché, cui ancora non è stato perdonato del tutto lo strappo che agevolò la vittoria di Crocetta in Sicilia. Approvato il simbolo per le Europee. Sotto la bandiera Forza Italia ci sarà la scritta “Per Berlusconi”. Senza Silvio. Hai visto mai.

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