di Filippo Caleri
Anche i pensionati hanno chiesto i loro 80 euro in più. E ora che la flessibilità accordata dalla Ue all’Italia ha di fatto riaperto i cordoni della borsa dello Stato non dovrebbe essere difficile arrivare a portare a casa il bottino per chi si è già ritirato dal lavoro. La richiesta è arrivata ieri da Piazza del Popolo a Roma dove 60 mila pensionati sono scesi in piazza per la manifestazione di Spi, Fnp e Uil pensionati. Una richiesta accompagnata da una minaccia. Il leader dei pensionati Cgil Ivan Pedretti insieme alla Camusso hanno paventato “senza risposte” lo sciopero generale. La lista delle richieste però non si esaurisce con il bonus di 80 euro. Le tre sigle dei pensionati hanno chiesto a governo e Parlamento anche la difesa delle pensioni di reversibilità, la tutela del potere d’acquisto delle pensioni e la loro rivalutazione, la separazione tra previdenza e assistenza, uguali detrazioni fiscali per lavoratori dipendenti e pensionati. Insieme alla modifica delle legge Fornero per facilitare la flessibilità in uscita e permettere l’entrata dei giovani nel mondo del lavoro, maggiori risorse per l’invecchiamento della popolazione e una legge quadro per la non autosufficienza.
Il segretario dello Spi, Ivan Pedretti, concludendo la manifestazione, ha avvertito: “Non siamo oppositori per professione. Siamo un sindacato responsabile ma a questa piazza il governo deve dare delle risposte. E senza queste risposte noi andremo avanti fino allo sciopero generale”. Il tavolo di confronto tra governo e sindacati dei pensionati, continua, “è scomparso come la lettera di Cristoforo Colombo sulla scoperta del Nuovo Mondo. Speriamo che questo tavolo rinasca dall’incontro del 24 maggio con il ministro Poletti, che è frutto anche della nostra battaglia”. Poletti ha ribadito che “in occasione dell’incontro di martedì saranno affrontati anche altri temi come quelle del lavoro”. “Oggi abbiamo in attivazione la parte n. 2 del Jobs Act che vuol dire politiche attive, Anpal, ispettorato nazionale, una serie di azioni per il lavoro” ha aggiunto Poletti che “valuterà in sede di legge di Stabilità l’ipotesi di anticipare al 2017 un taglio strutturale del cuneo in modo da rendere meno costoso il lavoro a tempo indeterminato”. Intanto ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che disciplina le modalità di riconoscimento del part-time agevolato per uscita graduale dall’attività lavorativa.