Sindaco Termini si dimette e va dai Pm: “Piena fiducia”
Si è dimesso ufficialmente il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, indagato per peculato e truffa aggravata in relazione al presunto uso privato dell’auto comunale e di un dipendente come autista. L’atto formale lo ha depositato oggi al protocollo del Comune, poco prima di recarsi in Tribunale per l’interrogatorio di garanzia. Dimissioni “irrevocabili”, sottolinea. “Ho risposto alle domande che i magistrati mi hanno posto – spiega – fornendo elementi relativi alle contestazioni. Ho anche consegnato, attraverso documentazione, quanto utile alla mia difesa. Confido nel lavoro dei magistrati. Ho deciso nell’interesse di tutta la comunità di Termini Imerese, alla quale mi legano sentimenti di affetto e di riconoscenza, di rassegnare le mie dimissioni perché l’azione amministrativa e l’operato degli uffici comunali continui in tutta serenità“. Burrafato, figlio di una vittima di mafia, l’agente penitenziario Antonino Burrafato, ucciso il 29 giugno 1982, si dice convinto di potere “chiarire i fatti e gli addebiti, trattandosi di circostanze il cui rilievo credo, non grave, possa essere apprezzato da tutti. Lascio l’amministrazione comunale perché nessuna ombra possa ravvisarsi sul sindaco della città di Termini Imerese“.