La sinistra ci riprova e oggi da Milano a Palermo celebrerà le assemblee dei circoli, per arrivare all’appuntamento di Rimini tra due settimane, pronti a battezzare la nascita di un nuovo soggetto politico autonomo: Sinistra Italiana, dove è confluito l’ex partito di Nichi Vendola (Sel), qualche ex grillino come i senatori Francesco Campanella e Fabrizio Bocchino, espulsi dai 5stelle due anni fa, e una pattuglia di deputati ex Pd, da Stefano Fassina a Alfredo D’Attore, all’ex leader della Cgil Sergio Cofferati, eletto due anni fa nella lista dei Dem a Bruxelles e oggi tra i fondatori della nuova sinistra 2.0. Nostalgici o avanguardia, si vedrà.
21 MILA TESSERATI Di certo c’è Sinistra Italiana conta già 21 mila tesserati, molti dei quali under 40, fanno sapere. Da Nord a Sud, oggi e domani ciascuna federazione provinciale eleggerà i propri delegati. In tutto 600 esponenti (circa la metà saranno donne), che il 17 e il 19 febbraio brinderanno alla nascita del neonato partito e si confronteranno al Congresso su documenti, statuto e linea da adottare. Sinistra Italiana tra Camera, Senato, e Parlamento europeo può contare già su una quarantina di parlamentari.
IN POLE FRATOIANNI Tra loro c’è Arturo Scotto, capogruppo alla Camera, che ambiva a guidare il partito ma poi ha rinunciato. In pole c’è anche il deputato Nicola Fratoianni (foto), che a Rimini dovrebbe essere segretario: è stato eletto alla Camera, ha quarantanni, è il braccio destra di Nichi Vendola e come l’ex presidente della Regione Puglia vanta un passato in Rifondazione comunista dove è stato capo della componente giovanile Non a caso a incontrare Massimo D’Alema, che sabato scorso ha lanciato il suo nuovo movimento ‘ConSenso’, insieme a Nichi Vendola c’era proprio Fratoinanni. Top secret i contenuti del confronto anche se ad accumunarli è l’idea di costruire un campo a sinistra alternativo: “a Renzi e al Pd di Renzi”, per Massimo D’Alema, con soggetto che abbia una propria identità per Vendola e Fratoianni. Da qui la convinzione di proseguire il cammino della nascita ufficiale di Sinistra italiana come soggetto politico autonomo. “Il passo indietro di Arturo Scotto rispetto al Congresso di Sinistra Italiana non e’ una buona notizia” dice Alfredo Scotto di Si , secondo cui “la sua candidatura poteva essere un apporto prezioso al dibattito congressuale, sia per i contenuti di merito con cui si e’ caratterizzata, sia per la sincera disponibilità a concorrere a una soluzione unitaria, che poteva essere ben diversamente accolta e valorizzata”.
CUPERLO IN CAMPO E auspica che “possa esserci un soprassalto di responsabilità da parte di tutti e che sul piano politico e organizzativo si possano ricostruire le condizioni perché il Congresso di Rimini possa essere non un momento di divisione e di ripiegamento interno, ma di slancio unitario verso la costruzione di un piu’ ampio progetto politico alternativo a Renzi”. Sulla decisione del capogruppo alla Camera interviene anche il deputato di Si Erasmo Palazzotto. “Sono sorpreso dalla scelta di Scotto – dice Palazzotto – ma il congresso deve andare avanti per rispetto degli iscritti. A Rimini si dovrà discutere di politica, non di personalismi perché al Paese serve una forza politica capace di riaccendere la speranze del popolo della sinistra”. “Sinistra Italiana non vuole essere un partitino di testimonianza – sottolinea – vuole costruire uno spazio autonomo della sinistra confrontandosi con tutti coloro che si collocano nell’alveo della sinistra”. Prove tecniche di ‘sinistra’ anche in casa dem: oggi a Roma, l’area Pd che fa riferimento a Gianni Cuperlo tornerà a riunirsi per l’assemblea nazionale della Sinistradem. All’iniziativa “Ora la sinistra” ci sarà anche il sindaco di Bologna Virginio Merola, a chiudere i lavori sarà proprio Gianni Cuperlo.