Sinistra Italiana, Fratoianni: “E’ finita la stagione delle ambiguità”

“Una sinistra unita, alternativa e credibile, e’ ora di partire”

nicolafratoianni

“Una sinistra unita, alternativa e credibile, e’ ora di partire”. Traccia la rotta, la Direzione nazionale di Sinistra italiana. “Mi pare finalmente finita la stagione delle ambiguita’ e dei tentennamenti. Il tempo e’ ora”, rimarca il segretario Nicola Fratoianni, secondo il quale, “bisogna tornare a discutere ed affrontare i problemi di chi non ce la fa, delle pensioni troppo basse, delle persone che arrivano troppo tardi alla pensione, di chi non ha lavoro, di chi non ha reddito, di chi vorrebbe studiare ma non ne ha i mezzi”. Una chiosa sul leader di Campo Progressista, Fratoianni la fa. “Qualcuno aveva deciso che Pisapia fosse il leader senza che nessuno lo avesse discusso”. Secondo il segretario di Si, inoltre, Niki Vendola e Massimo D’Alema “credo che possano e debbano dare un grande contributo. Credo sia importante mettere in relazione l’esperienza di chi viene da un po’ piu’ lontano di noi con la possibilita’ che una generazione diversa provi a fare un pezzo della strada che ha davanti. C’e’ bisogno di una proposta che sappia guardare a una generazione intera che in questi anni e’ stata esclusa dalla cittadinanza politica dunque anche dalla vita politica”.[irp]

Il documento finale votato ieri in modo unanime dalla Direzione nazionale di Sinistra Italiana, sottolinea che “a sinistra abbiamo una lunga fase alle spalle segnata da un politicismo esasperante, fatto di contese astratte su leadership e alleanze, si e’ cercato di trascinare il confronto a sinistra su un terreno lontano dalla realta’, trasformandolo in una contesa personalistica e vuota di contenuti. Sinistra Italiana ha cercato di tenersi distante da questa impostazione, puntando invece fin dal proprio congresso fondativo e dall’appuntamento fondamentale del Brancaccio, ad una proposta fondata su alcuni punti fermi. 1) la centralita’ dei contenuti e del profilo politico, che se vogliono essere adeguati al tempo che viviamo non possono che avere il tratto della radicalita’ e della coerenza. Non ci servono palliativi, ma proposte che puntino ad aggredire il nodo della dignita’ del lavoro e della disuguaglianza sociale. 2) ricerca della massima unita’ a sinistra, da perseguire anche per un fatto elementare di credibilita’, perche’ se abbiamo l’ambizione di rappresentare l’insieme del mondo del lavoro, della precarieta’, degli esclusi da ogni diritto, non possiamo non essere capaci di unificare i vari frammenti della sinistra e assumere in un’unica lista culture politiche che hanno un sentire comune”.[irp]

E ancora, prosegue il documento, “3) la conquista di uno spazio di alternativa, che abbiamo chiamato quarto polo, per intendere cio’ che oggi si distanzia nettamente dalle altre forze politiche esistenti. Proposta politica, unita’ e alternativa hanno pero’ bisogno di costruirsi in un grande processo di partecipazione popolare, come gia’ immaginato nel percorso iniziato al Brancaccio. Per questo ci sentiamo in dovere di lavorare con tutte e tutti alla costruzione di una grande assemblea nel mese di novembre, che corrisponda al lancio definitivo della campagna verso le elezioni politiche. Tutto ci dice che il nostro popolo non sia piu’ disponibile a concedere giorni e settimane al balletto della politica. Noi crediamo abbia perfettamente ragione e pertanto invitiamo tutti i partiti e movimenti della sinistra a incontrarsi nella prossima settimana per definire un percorso comune cogente. Per quanto ci riguarda, da domani saremo in campo con una campagna di mobilitazione nel Paese che parli di come migliorare le condizioni materiali di vita di chi ha bisogno di lavorare per vivere. Diamo pieno mandato al Segretario nazionale – conclude Sinistra Italiana- per lavorare in questo senso, con tutti gli interlocutori disponibili. Abbiamo una sola responsabilita’: dare risposte adeguate per cambiare la condizione di chi dalla crisi ha avuto solo guai. Questo deve essere il nostro obiettivo ed e’ tempo di farcene carico fino in fondo”, conclude il documento.[irp]