La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta, al momento senza ipotesi di reato ne’ indagati, sul caso dell’acquisto da parte del sottosegretario Armando Siri di una palazzina a Bresso, nel Milanese, attraverso un mutuo di 585mila euro acceso con una banca di San Marino. Si tratta di un immobile per la figlia, acquistato grazie a un mutuo acceso presso la Banca Agricola Commerciale di San Marino. La somma, 585 mila euro, come ricostruisce la trasmissione Report, e’ poi stata accreditata su un conto aperto da un notaio milanese, Paolo De Marinis, dove e’ stato effettuato l’atto di vendita e da dove e’ partita la segnalazione all’Uif di Banca d’Italia come operazione sospetta di riciclaggio.
“Non vi è alcuna irregolarità nell’acquisto dell’immobile a cui si riferiscono le anticipazioni della trasmissione Report – ha detto il sottosegretario leghista Armando Siri -. L’acquisto è avvenuto con una procedura regolare e trasparente nel rispetto di tutte le norme vigenti comprese quelle anti riciclaggio”. In sostanza, secondo Siri, “nessuna operazione sospetta da segnalare ma la normale compilazione dei moduli che tutti i notai sono tenuti a redigere. I fondi sono frutto di un regolare mutuo erogato nel pieno rispetto di tutte le norme bancarie”. E “anche i dettagli di questa operazione – si ripete del tutto regolare – saranno spontaneamente forniti all’autorità giudiziaria qualora ritenuti di interesse”.
L’informativa di tale operazione e’ arrivata sabato scorso su tavolo del Procuratore Francesco Greco. Oggi l’apertura di un fascicolo ‘modello 45′ assegnato al dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale che si occupa, oltre che di corruzione internazionale, anche di casi di riciclaggio o auto-riciclaggio. Il legale di Siri, ha precisato che “questo e’ un fascicolo non costituente notizie di reato, per tanto rispetto a questi fatti Siri non e’ indagato”. “E’ stata una operazione di finanziamento effettuato con un istituto bancario di San Marino che ha erogato regolare finanziamento – ha detto l’avvocato Fabio Pinelli, difensore del sottosegretario – per altro per un importo pari al prezzo dell’acquisto del bene”.