Onu chiede pausa per aiuti. Soldati britannici con ribelli contro lsis

Onu chiede pausa per aiuti. Soldati britannici con ribelli contro lsis
9 agosto 2016

profughi siriaPiù di 2 milioni di persone ad Aleppo nel Nord della Siria rischiano di finire sotto un assedio totale. E’ quanto avvertono le Nazioni Unite che chiedono l’accesso immediato alla seconda città del Paese pesantemente bombardata. In due settimane di violenti combattimenti il capoluogo è diviso in due parti con i ribelli dell’opposizione da una parte e le forze del regime dall’altra che controllano le vie di accesso del nemico ponendo di conseguenza i residenti civili sotto assedio. In una dichiarazione diffusa oggi, un ufficiale delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari in Siria, Yacoub El Hillo, e il coordinatore regionale Kevin Kennedy hanno fatto un appello per una “pausa umanitaria” nelle ostilità. Due milioni di persone in città vivono nella paura di rimanere sotto assedio: tra queste circa 275.000 persone sono intrappolate nella zona est di Aleppo, quella controllata dai ribelli come recita la nota. Dalla fine di luglio, i combattimenti oltre aver causato la morte di almeno 130 civili hanno danneggiato ospedali, cliniche, e le reti di elettricità e acqua della città. “L’Onu è pronta ad assistere la popolazione civile di Aleppo, una città ormai unita nella sua sofferenza”, si legge nella dichiarazione.

“Come minimo, le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco totale oppure oppure 48 ore alla settimana di pause umanitarie per raggiungere i milioni di persone bisognose in tutta Aleppo e ricostituire le scorte di cibo e medicine, che stanno pericolosamente esaurendo”. Verso la metà di luglio, le forze governative avevano preso sotto il loro controllo la strada del Castello, unica via di rifornimento dei ribelli: una situazione che ha causato penuria di cibo nei distretti orientali portando i prezzi alle stelle. Ma una controffensiva lanciata da una coalizione di ribelli islamisti la scorsa settimana per rompere l’assedio ha tagliato la strada d’accesso principale dei governativi nella parte meridionale della città. Ciascuno dei contendenti ha utilizzato il territorio conquistato di nuovo per portare cibo e altri rifornimenti nei quartieri che controlla, ma le strade non sono ancora sicure per i civili. “Quando vengono utilizzate per privare intenzionalmente persone di cibo e altri beni essenziali per la loro sopravvivenza, le tattiche di assedio costituiscono un crimine di guerra”, si legge ancora nella dichiarazione dell’Onu.

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Intanto, la Bbc ha pubblicato alcune fotografie che mostrano per la prima volta le forze speciali britanniche in azione sulla linea del fronte in Siria, a difesa di una base dei ribelli siriani sotto attacco delle forze jihadiste dello Stato islamico. Nelle immagini, che risalgono a giugno, si possono vedere 4 veicoli aperti e pesantemente armati con a bordo una decina di soldati delle unità speciali britanniche. Le foto rappresentano la prima prova concreta del diretto coinvolgimento dei militari britannici in Siria, ufficialmente impegnati solo nell’addestramento dei ribelli siriani in Giordania. La Bbc ha scritto che le foto sono state scattate immediatamente dopo l’attacco dell’Isis nel quale erano stati uccisi nove ribelli della base sud-orientale di Al Tanaf.

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