Siria, giustiziate dall’Isis quasi 2.000 persone in sei mesi

Siria, giustiziate dall’Isis quasi 2.000 persone in sei mesi
29 dicembre 2014

Sono circa 1.900 le persone giustiziate dal gruppo jihadista dello Stato Islamico dalla nascita del “Califfato” in Siria e Iraq a fine giugno. Lo ha riportato l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo, che basa i suoi dati su fonti civili, mediche e militari. Le vittime sono state uccise con armi da fuoco, lapidate o decapitate. La gran parte delle esecuzioni è avvenuta nelle province di Deir Ezzor, Hassaka, Raqa e Aleppo, Homs e Hama. Delle 1.878 persone giustiziate 1.175 sono civili, di cui 4 bambini e 8 donne.

Fra le vittime figurano 930 membri della tribù sunnita di Chaitat, nell’Est della Siria, che si era subito ribellata alle milizie jihadiste già durante l’estate. Altre 502 vittime erano soldati o miliziani del regime di Assad, uccisi dopo essere stati fatti prigionieri. Inoltre 120 esecuzioni sono avvenute nei confronti di jihadisti dell’Isis che volevano abbandonare il gruppo e 80 di ribelli appartenenti al gruppo rivale del Fronte al Nusra, affiliato ad Al Qaida.

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