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Slitta voto dl Genova, scontro Pd-M5s su condono edilizio Ischia. Lega si defila

E’ slittato a oggi (salvo accelerazioni dell’ultima ora) il voto finale della Camera sul decreto Genova ed e’ scontro frontale tra Pd e Movimento 5 stelle sul condono edilizio a Ischia. Ma non e’ l’unico motivo di tensione: anche le norme relative alla gestione dei fanghi di depurazione sono al centro della protesta delle opposizioni, che in Aula intervengono a raffica per bloccare le nuove misure. La Lega, invece, si tiene defilata dallo scontro e, fatta eccezione per alcuni amministratori locali, non interviene nel botta e risposta tra Pd e M5s.[irp]

Del resto, ricordano fonti del partito di via Bellerio, la Lega era disponibile ad aprire ad alcune modifiche chieste dai dem. Dopo una seduta fiume, terminata martedì notte, e una nuova mattinata di proteste in Aula, con il Pd che interviene a raffica su ogni emendamento rallentando ulteriormente l’esame del provvedimento, il cui voto finale era previsto per l’ora di pranzo di ieri, la conferenza dei capigruppo decide per i lavori ad oltranza fino all’approvazione del decreto. Oggi, quindi, nonostante il giorno festivo l’Aula si riunira’ per terminare l’esame del decreto.

Governo e maggioranza pentastellata attaccano, ma anche il governatore ligure Giovanni Toti e il commissario Bucci puntano il dito contro i dem: “La decisione del Pd di fare ostruzionismo su un provvedimento cosi’ importante e’ uno schiaffo alla citta’ di Genova”, tuona il ministro Riccardo Fraccaro. E il collega di governo, Danilo Toninelli, rincara la dose: “Con un ostruzionismo ipocrita Pd e FI stanno bloccando fondi per Genova, risorse in piu’ che il decreto stanzia in favore di sfollati, imprese, lavoratori, logistica. Lottiamo contro chi non vuole il bene della citta’”, spiega includendo nelle critiche anche Forza Italia.[irp]

Immediata la replica degli azzurri. “Noi da Toninelli ci aspettiamo qualunque cosa, ma siccome il ministro da due giorni non si e’ degnato di stare in aula un minuto, non e’ mai venuto a seguire il provvedimento, noi lezioni dal ministro non ne accettiamo”, scandisce la capogruppo Mariastella Gelmini, che smentisce il titolare dei Trasporti: “Non abbiamo mai fatto ostruzionismo. Pretendiamo che il ministro Toninelli si scusi e impari a fare questo mestiere”. Toninelli correggera’ poi il tiro. Per Toti l’ostruzionismo “e’ intollerabile”.

Ma il Pd, compatto nel portare avanti la battaglia, restituisce al mittente le accuse e contrattacca: “Il governo ha scelto di inserire un condono edilizio nel collegio elettorale di Luigi Di Maio”, spiega il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio. “Che si chieda al Partito Democratico di non fare opposizione ci pare incredibile. Noi non vogliamo che questo condono passi”. E se governo e maggioranza eliminano la norma ‘incriminata’, ovvero l’articolo 25 del decreto, i dem si dicono pronti a votare subito il provvedimento. “L’Italia e’ flagellata dal maltempo e questi votano un condono nascondendolo dietro il dramma di Genova: squallore puro!”, e’ l’affondo dell’ex premier Matteo Renzi.[irp]

Altro tema di duro scontro e’ la norma sullo smaltimento dei fanghi: come nel caso delle norme sul condono edilizio, contestate dal Pd, ma anche da FI, FdI e Leu, anche in questo caso le opposizioni unite mettono in guardia il governo: “E’ una porcata”, e’ una norma “marchetta a qualche azienda”, “e’ vergognosa, mette a rischio la salute dei cittadini”, sono alcune delle frasi pronunciate in Aula. Il governo nega e anzi rilancia:”E’ una norma necessaria, rimediamo a un danno fatto dai governi precedenti”, spiega sempre Fraccaro. I pentastellati fanno quadrato e insistono nello smentire le opposizioni: nel decreto non c’e’ nessun condono, e’ la linea. “Continua la farsa del Pd”, afferma il sottosegretario Manlio Di Stefano. “Pd vergognoso, blocca rinascita per propaganda”, dice il deputato ligure dei 5 stelle Roberto Traversi. Nel decreto “ci sono piu’ tutele e garanzie per il territorio di Ischia”, sottolinea il relatore Gianluca Rospi.

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redazione