Quasi una una serpe in corpo. O meglio, arrotolata al polso: uno studio dell’università dell’Illinois ha messo in guardia dai rischi dell’uso degli smartwatch. Questi dispositivi di recente diffusione sono infatti dotati di diversi tipi di sensori, da quelli per monitorare le funzioni fisiologiche agli accelerometri. E proprio avvalendosi di questi ultimi, secondo i ricercatori americani degli hackler potrebbero riuscire a sapere cosa stia digitando un utente sulla stastiera di un computer. Anzi, hanno proprio sviluppato una app per farlo, basata sulla distanza che la mano sinistra deve coprire per arrivare ad una lettera, la T ad esempio piuttosto che ad un altra, la F. Sfruttando i dati di accelerometri e giroscopi si possono fare ipotesi con buona approssimazione su ciò che è stato scritto da chi indossa il dispositivo (ovviamente non senza alcuni errori).
“Chiaramente, i sensori sui dispositivi indossabili sono un’arma doppio taglio”, ha affermato Romit Roy, professore di ingegneria informatica dell’Ateneo Usa. “Da un lato possono fornire informazioni preziose sulla salute, dall’altro rendono possibile volare ancor più a fondo la privacy di una persona”. Altri tipi di app installati fraudolentemente su uno smartwatch potrebbero rubare dati sulla posta elettronica, o su documenti riservati. Lo studio si è basato sul Gear di Samsung ma secondo i ricercatori anche altri dispositivi, come l’Apple Watch o Fitbit sarebbero penetrabili.