E’ stata ribattezzata la nuova ‘pillola taglia-appetito’ ed e’ gia’ approvata all’uso negli Stati Uniti. Un nuovo studio dimostra ora che il farmaco, basato sulla molecola locarserin, riduce il rischio di sviluppare il diabete ed aumenta il tasso di remissione degli alti livelli di zucchero nel sangue in persone obese e sovrappeso. Il lavoro e’ stato condotto dal Brigham and women’s Hospital di Boston e dalla Harvard University, ed e’ presentato al congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd) con la contemporanea pubblicazione sulla rivista Lancet.
Ha coinvolto 12mila pazienti diabetici che sono stati monitorati per 3 anni. Lo studio Camellia-Timi 61 ha dimostratio che la molecola facilita la perdita duratura di peso in persone obese o sovrappeso senza un maggior rischio di complicanze cardiovascolari; inoltre, riduce anche il rischio di complicanze renali dovute al diabete. I ricercatori precisano pero’ che gli effetti a lungo termine del farmaco ai fini della prevenzione o remissione del diabete non sono ad oggi noti. Nello studio, si e’ registrata una perdita di peso nei soggetti obesi e, considerando che proprio l’obesita’ e’ un forte fattore di rischio per questa malattia, si e’ evidenziata una riduzione del 19% del rischio diabete nei soggetti con pre-diabete.
Il farmaco ha inoltre aumentato significativamente, del 21%, il tasso di remissione dell’iperglicemia nei soggetti con diabete. Dunque, spiegano gli autori dello studii, “locarserin e’ efficace per la perdita di peso e, al contrario di vari altri farmaci anti-obesita’ in uso, il farmaco si e’ dimostrato sicuro rispetto ad eventi cardiovascolari importanti, inclusi infarti ed ictus”. I dati, sottolineano, dimostrano quindi che la perdita modesta ma duratura di peso in soggetti sovrappeso migliora le condizioni generali e previene il diabete: “questo farmaco puo’ dunque rappresentare una terapia aggiuntiva nella gestione del peso”.