La storia di Tangentopoli, i processi di Antonio Di Pietro, la figura di Bettino Craxi. In scena al Teatro Golden di Roma “Tangentopoli”, una ricostruzione – anche dal punto di vista umano – di una immaginaria “ultima udienza” del processo a Craxi. Sullo sfondo la storia di una difficile transizione dalla prima alla seconda Repubblica. Sebastiano Somma veste i panni del Pm Antonio Di Pietro: “A distanza di tanti anni non solo la situazione è peggiorata ma ce la siamo anche dimenticata, quella situazione, quei fatti, quella gente, che hanno caratterizzato in maniera forte la storia del nostro paese. E parlo dei politici e dei magistrati, gente che ha rischiato la pelle per la legalità, e grandi statisti che hanno sicuramente influenzato il Paese con la creazione di un sistema e che a un certo punto sono diventati dei capi espiatori, che è stato l’unico ad addossarsi le colpe di un intero parlamento”.
Tangentopoli è il lavoro teatrale che ricorda gli avvenimenti che hanno segnato la storia italiana. Sono passati esattamente 25 anni fa da quel febbraio 1992. “La bellezza di questo spettacolo è fondamentalmente è in un grande equilibrio, dove si raccontano i fatti. Il pubblico viene coinvolto in una storia umana di due personaggi di grande spessore”. E oggi, è cambiata la situazione? “La situazione di oggi non solo è diversa rispetto a quella di anni fa. Io paragono la situazione del Paese oggi della corruzione a quella della mafia. Non si sente più ogni giorno, ma sappiamo che esiste, che è infiltrata a livelli molto alti. Quelle figure oggi ci mancano. È crollata l’ideologia nel nostro Paese, a me personalmente manca quello”. Lo spettacolo è scritto da Vincenzo Sinopoli e Andrea Maia. Sul palco, oltre a Sebastiano Somma, anche Augusto Zucchi (che interpreta Bettino Craxi), Morgana Forcella, Roberto Negri, Danilo R. Giannini.