Francesca Michielin
Sanremo non è solo musica, emozioni e abiti scintillanti: a volte è anche una corsa contro gli imprevisti. Francesca Michielin, in gara alla 74esima edizione del Festival con “Fango in paradiso”, lo sa bene. La cantante ha trasformato un momento goffo in un’occasione per ridere di sé stessa, postando sui social una foto che la ritrae sdraiata sul sedile di un van, con un tutore alla gamba e un pupazzo tra le braccia. Il commento? Una battuta autoironica che unisce passato e presente: “Non c’è nessun grado di separazione tra me e le scale dell’Ariston: sono caduta anche stavolta”.
Il riferimento al brano “Nessun grado di separazione”, con cui Michielin si classificò seconda a Sanremo 2016 e rappresentò l’Italia all’Eurovision Song Contest dopo la rinuncia degli Stadio, non è casuale. Quella canzone, che parlava di connessioni indissolubili, oggi diventa una metafora divertente del suo rapporto “traumatico” con il teatro Ariston. “Sanremo non smetti mai di regalarmi emozioni!”, scrive la cantante, trasformando un piccolo incidente in un simbolo della sua resilienza.
Nello scatto, Francesca appare sorridente e rilassata, nonostante il tutore. A tenerle compagnia, un tenero pupazzo che sembra essere il suo nuovo “amuleto” anti-ansia. Un’immagine che racconta più di mille parole: la preparazione al Festival, con le sue pressioni, si mescola a un’umanità fuori dal palco, fatta di gesti spontanei e battute in levare.
Quella del 2024 è una partecipazione carica di significato per Michielin, non solo per il ritorno da protagonista a otto anni di distanza, ma anche per il tema del brano in gara. “Fango in paradiso”, come ha spiegato l’artista, esplora la contraddizione tra perfezione e imperfezione, un concetto che risuona ironicamente con la sua caduta “dal paradiso delle scale” del tempio della musica italiana.
I fan, dal canto loro, hanno accolto il post con affetto e humour, riempiendo i commenti di messaggi di sostegno e di meme dedicati alla proverbiale sventatezza della cantante. C’è chi ha scherzato: “Forse le scale dell’Ariston sono la tua vera nemesi musicale”, e chi ha promesso di votarla il doppio per compensare l’incidente.
Nonostante il tutore, Michielin assicura: “Pronta a partire!”. Una dichiarazione che riflette il suo approccio alla vita e alla musica: autentica, passionale e capace di trasformare ogni intoppo in un’opportunità. Il 6 febbraio, quando salirà sul palco dell’Ariston, nessuno guarderà alle scale, ma solo a lei: con la sua voce, la sua storia e quel pupazzo che, chissà, potrebbe diventare il testimonial non ufficiale di questa edizione.
Perché Sanremo, dopotutto, è anche questo: un mix di imprevisti, ricordi e speranze che si intrecciano, creando leggende (e qualche livido) indimenticabili.