Foti M5S – “Il governo tragga le sue valutazioni dal voto in Aula. Convalidare l’esistenza di tre citta’ metropolitane sarebbe stata una mossa sbagliata in Sicilia”.
Sammartino (A4) – “Quanto sta accadendo deve indurre a riflettere. La maggioranza a Sala d’Ercole non esiste”.
Picciolo (Drs) – “Serve una seria riflessione su coalizione. Maggiore attenzione si deve richiedere ai deputati della maggioranza”.
Romano (FI) – “Il plateale annuncio di Crocetta per l’abolizione delle Provincie siciliane da Giletti, dopo un anno resta tale. Che figura! Dimissioni no?”.
Cordaro (Pid-Gs) – “Un percorso poco trasparente determina gli esiti infausti pronosticati dalla nostra opposizione responsabile”.
Ardizzone (presidente Ars) – “E’stato fatto un danno ai piccoli comuni, un pasticcio che condiziona la tenuta di tutto il quadro legislativo”.
Falcone (FI) – “Dopo la debacle sull’emendamento che sopprime le citta’ metropolitane il governo, in stato di chiaro smarrimento, lascia il campo e fugge via”.
Lupo (Pd) – “Dopo la soppressione della norma che istituiva le aree metropolitane e’ chiaro il dato politico di una maggioranza che traballa”.
Venturino (Psi): “Ma e’ Movimento 5 Stelle o vecchia democrazia cristiana? Vorrei sapere cosa e’ successo in una nottata su Facebook, se si puo’ stabilire un approccio diverso in una sole notte”.
Vullo (Pd) – “È un fatto gravissimo il voto alla cancellazione delle città metropolitane. Ciò che è avvenuto stasera su un emendamento proposto dal centrodestra certifica le difficoltà dell’attuale maggioranza a fare quadrato su importanti riforme”.
Firetto (Ugc) – “Le città metropolitane non sono state abolite, ma quanto successo oggi in Aula condiziona la tenuta di tutto il quadro legislativo”.
Cappello (M5s) – “Abbiamo votato a favore del subemendamento sulle citta’ metroplitane, perche’ non condividiamo l’impostazione della norma data dal governo”.
Leanza (Art.4) – “Chiunque sia stato preso con le mani nella marmellata lo dica chiaramente e ci metta la faccia”.
Musumeci – “All’interno della maggioranza almeno il 30% dei deputati sarebbe disposto a votare con noi opposizione”.