Sorteggio Coppe, la Juve pesca il Jolly. Tutti gli accoppiamenti

champions-league-sorteggioIl sorteggio di Nyon della Champions League, effettuato da Kalle Riedle, ambasciatore della Città di Berlino dove il 6 giugno si giocherà la finale, ha portato buone notizie per la Juventus, che ha pescato dall’urna il Monaco, indicata come la squadra che tutti pronosticavano come la più debole del lotto, e che si è qualificata ai quarti per un pelo dopo aver perso la gara di ritorno in casa contro l’Arsenal per 2 – 0 rischiando di subire una goleada. I Bianconeri, che comunque dal successo di Dortmund hanno rimediato un infortunio abbastanza grave per Paul Pogba fermo almeno per 50 giorni, giocheranno la prima gara in casa e la seconda in trasferta. Obbligatorio per gli uomini di Allegri non sottovalutare assolutamente la formazione francese che, pur con molti esordienti nella manifestazione, a fin qua realizzato un percorso di assoluto rispetto. L’organico monegasco vede i suoi punti di forza nel francese Kondgbia, i portoghesi Moutinho e Ricardo Carvalho e nel centravanti bulgaro Berbatov, ad un passo dall’approdare alla società torinese qualche sessione di mercato fa. Nella rosa del Principato anche tanti altri nomi passati o in odor di serie A, quali l’ex portiere giallorosso Stekelenburg, la meteora interista Wallace o il difensore italiano Raggi, tra le altre, ex Empoli, Samp e Bologna. Non hanno giocato nel Belpaese, ma sono entrati nei radar delle nostre squadre anche la giovane promessa belga Ferreira Carrasco, ad un passo dal firmare per Sabatini, l’esperto centrocampista Toulalan, in odor di Inter e la punta Lacina Traoré, accostata una stagione fa alla stessa Juventus. I precedenti tra Monaco e Juventus sono solamente due, nella semifinale di Champions del 1998, quando la Juventus si qualificò grazie al 4 – 1 dell’andata, grazie ad una tripletta di Del Piero ed una rete di Zidane, ed all’ininfluente vittoria per 3 – 2 dei Monegaschi nel ritorno, con reti per gli uomini di Lippi, firmate Amoruso e ancora Del Piero.

Gli altri accoppiamenti dell’urna di Nyon hanno opposto il Paris Saint Germain al Barcellona, con prima partita in Francia nella quale mancheranno per squalifica sia Ibraimovich che Verratti, mentre nel ritorno al Camp Nou lo Svedese potrà tornare a sfidare la sua ex squadra; tra l’altro incrocio tra Transalpini e Spagnoli già consumatosi nella fase a gironi, con i Blaugrana che avevano perso al Parco dei Principi e poi si erano rifatti nel ritorno vincendo per 3 – 1 al Camp Nou conquistando così il primo posto del girone con 15 punti davanti ai 13 della squadra di Blanc. Poi la riproposizione della finale della scorsa stagione, il derby di Madrid, tra Atletico e Real, con Carlo Ancelotti forse non molto contento, visto che nell’ultimo derby, giocato nella Liga, la formazione di Simeone ha vinto nettamente per 4 – 0. L’ultimo accoppiamento oppone il Porto al Bayern di Monaco con prima gara in Portogallo. Il sorteggio ha dunque regalato almeno due incontri di quelli che si definiscono “di cartello”, e dall’esito abbastanza in bilico come la sfida tra PSG e Barcellona ed il derby madrileno, mentre il match tra Portoghesi e Tedeschi, nonostante la rosa tutt’altro che disprezzabile dei Dragões, appare almeno sulla carta, già indirizzata in favore della formazione di Pep Guardiola. Guardando alle prestazioni con le quali le otto squadre si sono qualificate ai quarti, quelle che sembrano attualmente più in palla sono sicuramente il Barcellona, con Luis Henrique che è riuscito con il passare dei mesi a far coesistere lì davanti i tre fuoriclasse che ha a disposizione, il PSG, autore di una prova maschia ed orgogliosa a Londra con il Chelsea, pareggiando con un uomo in meno; il Bayern, che in casa ha sepolto sotto una goleada lo Shakthar Donetsk, e si avvia a vincere ancora una volta a mani basse la Bundesliga, ed infine anche la Juventus che finalmente anche in Europa fa valere le proprie qualità e la propria decisione.

l sorteggio della Europa League è stato affidato a Dudek ( indelebile incubo dei tifosi Milanisti, visto la sua presenza tra i pali in occasione della sconfitta rossonera ai rigori contro il Liverpool), ex portiere polacco, visto che la finale di questa manifestazione è in programma a Varsavia il 27 Maggio. Si temeva ancora un derby italiano che però non ci sarà; la Fiorentina ha pescato la Dinamo Kiev ed il Napoli i tedeschi del Wolfsburg che hanno appena eliminato l’Inter vincendo entrambe le gare. Sia i Viola che i Partenopei giocheranno la prima gara in trasferta ed il ritorno in casa. Gli altri due accoppiamenti sorteggiati sono stati Siviglia – Zenit San Pietroburgo, e Dnipro – Bruges, con quest’ultimo quarto che mette di fronte le due squadre che tutti consideravano, almeno sulla carte i Belgi sono ancora imbattuti, le più deboli del lotto. L’avversaria della formazione di Montella, gli ucraini della Dinamo Kiev si sono qualificati eliminando l’ultima rappresentante del calcio inglese, l’Everton, con un roboante successo casalingo per 5 – 2. In casa gli Ucraini fanno paura proprio per l’ambiente che si trova all’interno del loro stadio, con un pubblico molto caloroso. La squadra guidata da Rebrov, ex “gemello” in nazionale di Sheva, ha uno dei suoi migliori punti di forza nel portoghese Miguel Veloso, centrocampista ricco di fosforo ma non velocissimo, in passato cercato anche dalla Fiorentina, anche se il ricordo che ha lasciato al Genoa non è stato straordinario. Come non indimenticabile è stata l’esperienza del connazionale Antunes alla Roma. Probabilmente più da temere, Yarmolenko, spesso indicato come novello Sheva, il talentuoso marocchino Belhanda, ex Montpellier, e in avanti il fromboliere olandese Lens e una forza della natura come il bomber ex Anderlecht, il congolese Mbokani. Buone individualità anche dietro con il portiere nazionale Šovkovs’kyj, il croato Vida e il giovane difensore austriaco Dragovic, seguito dall’Inter per mesi. Per quanto riguarda il Napoli, invece, una delle avversarie decisamente più forti, quel Wolfsburg che è in seconda pozione nella Bundesliga ed ha fatto vedere le sue qualità nella partite disputate contro la formazione di Mancini. Guardando alla composizione della squadra di Dieter Hecking, emergono subito i nomi del rozzo ma efficace Dost, di Luiz Gustavo, del laterale elvetico Rodriguez, il campione del mondo con la Germania Schürrle e del belga De Bruyne, ma anche i cosiddetti “giocatori normali”, hanno dimostrato contro l’Inter tutto il loro valore.