Gli operatori del centro di controllo missioni all’Esa a Darmstadt, in Germania, si stanno preparando per il sorvolo della Terra da parte della sonda euro-giapponese (Esa-Jaxa) BepiColombo, destinata all esplorazione di Mercurio che avverrà il 10 aprile 2020. La manovra – con cui la sonda, lanciata nel 2018, sfrutterà il cosiddetto “effetto fionda” della gravità terrestre per aggiustare la propria traiettoria verso Mercurio – sarà eseguita durante le restrizioni che l’ESA ha metto in atto per la pandemia di Covid-19, quindi con un numero ristretto di persone al lavoro all’Esoc, dove, tra l’altro nei giorni scorsi è stato registrato un caso di positività al coronavirus Sars-Cov2.
Il sorvolo della Terra è solo la prima di 9 manovre totali che attendono BepiColombo durante il suo viaggio di 7 anni verso Mercurio. A ottobre, la sonda effettuerà il primo di 2 sorvoli di Venere. Le ultime 6 manovre di restringimento dell’orbita, invece, utilizzeranno proprio la gravità di Mercurio. Gli scienziati, inoltre, approfitteranno della vicinanza della sonda alla Terra per testare alcuni degli 11 strumenti a bordo; di questi 4 sono italiani, realizzati sotto la guida dell’Agenzia spaziale italiana (Asi).
Il gruppo Leonardo, tramite Thales Alenia Space, inoltre, ha coordinato un team di 35 aziende e sviluppato diversi componenti della sonda oltre a realizzare il pacchetto di strumenti SIMBIO-SYS che comprende: una camera HD per lo studio della topografia di Mercurio, una stereocamera per la ricostruzione in 3D della sua superficie e una camera iperspettrale per lo studio della composizione chimico-fisica del pianeta, nella cui orbita BepiColombo entrerà nel 2025.