Sospetti su candidatura Rio: CIO pronto a sanzioni
Sospetti voti comprati per assegnazione
Se emergessero prove nella vicenda dei voti comprati per l’assegnazione a Rio de Janeiro dei Giochi Olimpici 2016, non tarderebbero ad arrivare sanzioni del Cio (Comitato Olimpico Internazionale). Lo ha assicurato da Lima lo stesso presidente dell’organizzazione, Thomas Bach. “Il Cio prenderà tutti i provvedimenti e infliggerà le sanzioni appropriate se fossero portate delle prove”, ha dichiarato Bach alludendo all’inchiesta delle magistrature di Brasile e Francia. “Prendiamo sul serio questo caso e lo seguiamo da vicino. Per queste ragioni, già da oltre un anno siamo entrati nell’inchiesta come parte civile presso la procura francese”, ha aggiunto. Bach è arrivato ieri a Lima dove parteciperà alla 131esima sessione del Cio, nel corso della quale saranno designate con un voto per alzata di mano le città che ospiteranno i Giochi Olimpici 2024 (con ogni probabilità Parigi) e 2028 (verosimilmente Los Angeles). Le autorità brasiliane hanno lanciato martedì una vasta operazione a carico del capo della candidatura di Rio de Janeiro, Carlos Nuzman, ex membro Cio, sospettato di aver organizzato l’acquisto di voti in seno all’organizzazione per ottenere nel 2009 l’assegnazione dei Giochi a scapito di Madrid, Tokyo e Chicago. La polizia ha reso noto di indagare su una “rete di corruzione internazionale” che comprende “l’acquisto di voti nel quadro della designazione del Cio della città ospitante le Olimpiadi 2016”.