SOSTITUISCONO ANCHE LE BOTTIGLIETTE D’ACQUA | Dopo i tappi l’UE cambia ancora: “impatto enorme”

Bottiglie d'acqua - (pexels) - IlFogliettone.it
Arriva una novità che riguarda le bottiglie d’acqua di plastica dopo i tappi ecco un provvedimento per diminuire l’impatto ambientale
Le bottiglie di plastica stanno per subire un ulteriore cambiamento. Dopo l’introduzione dei tappi non rimovibili, la nuova normativa dell’Unione Europea punta a ridurre l’impatto ambientale della plastica, aumentando la quota di materiale riciclato utilizzato per la produzione delle bottiglie in PET. Questo provvedimento rientra in un piano più ampio per combattere l’inquinamento da microplastiche e favorire l’economia circolare.
Uno dei cambiamenti più visibili degli ultimi anni è stato l’obbligo di tappi fissati alla bottiglia, introdotto nel 2021. Sebbene questa misura abbia generato polemiche tra i consumatori, il suo scopo è quello di ridurre la dispersione dei tappi nell’ambiente e facilitare il riciclo dell’intero contenitore. Ora, con l’introduzione della plastica riciclata nelle bottiglie, si compie un ulteriore passo nella gestione più sostenibile dei rifiuti plastici.
Negli ultimi anni, l’UE ha adottato diverse misure per contrastare l’inquinamento da plastica, che rappresenta una delle principali minacce per gli ecosistemi marini e terrestri. A partire da gennaio 2025, tutte le bottiglie in PET dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata. Questo cambiamento non sarà visibile ai consumatori, poiché le bottiglie manterranno la stessa forma e funzionalità, ma avrà un impatto significativo sulla produzione e sullo smaltimento dei rifiuti plastici.
Le aziende dovranno adeguarsi alla nuova normativa, investendo in tecnologie che permettano l’integrazione di materiali riciclati senza compromettere la qualità del prodotto. Ora arriva la decisione di introdurre bottiglie con almeno il 25% di plastica riciclata rientra in questa strategia, che mira a ridurre il consumo di plastica vergine e a migliorare il tasso di riciclo. Oltre alle bottiglie, l’Unione sta progressivamente eliminando microplastiche da detersivi, cosmetici e altri prodotti di largo consumo.
L’impatto del cambiamento in Italia
Anche in Italia, il nuovo regolamento avrà un impatto significativo. Il nostro Paese è tra i maggiori consumatori di acqua in bottiglia in Europa, con milioni di contenitori utilizzati ogni anno. L’introduzione della plastica riciclata contribuirà a ridurre la quantità di rifiuti non biodegradabili e a limitare la dipendenza dalle risorse fossili. Tuttavia, per le aziende del settore, l’adeguamento rappresenta una sfida importante, che richiederà investimenti in nuove tecnologie di produzione e riciclo.
L’utilizzo di plastica riciclata ridurrà la quantità di rifiuti destinati alle discariche e agli oceani, contribuendo a un ambiente più pulito. Inoltre, diminuirà la necessità di produrre nuova plastica, riducendo le emissioni di CO₂ legate alla lavorazione delle materie prime. Questo cambiamento è anche un passo importante nella lotta contro le microplastiche, che possono finire negli alimenti e rappresentare un rischio anche per la salute umana.

L’economia circolare e il futuro della plastica
L’obiettivo dell’Unione Europea è quello di creare un sistema in cui la plastica venga continuamente riutilizzata, anziché essere prodotta e smaltita in grandi quantità. L’incremento della plastica riciclata nelle bottiglie rappresenta un tassello fondamentale di questa strategia, ma affinché l’economia circolare funzioni è necessario un maggiore impegno nella raccolta e nel riciclo dei materiali.
Anche se per i consumatori la differenza potrebbe sembrare minima, il passaggio a bottiglie con plastica riciclata è un passo cruciale nella lotta contro l’inquinamento. Ridurre la produzione di plastica vergine e migliorare le pratiche di riciclo sono strategie fondamentali per un futuro più sostenibile. La sfida ora è quella di sensibilizzare i cittadini e le aziende affinché questi cambiamenti diventino parte integrante della nostra quotidianità.